Casoria, 1 mln dai fondi Pics per il centro storico. Domande entro il 19 luglio

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in foto un momento del convegno di presentazione della misura Pics nella Basilica di San Mauro a Casoria

Riqualificare il centro storico di Casoria, e quello della sua frazione Arpino, attraverso un intervento di sostegno alle imprese (vecchie e nuove). Questo in sintesi lo scopo dell’intervento messo a punto dall’amministrazione Bene nell’ambito del Programma integrato città sostenibile (Pics) e presentato, in sede tecnica, ieri pomeriggio alla Basilica di San Mauro dal presidente della Commissione consiliare Bilancio e Tributi, Giuseppe Barra, nel corso di un focus a cui hanno preso parte il sindaco Raffaele Bene e l’assessore all’Urbanistica-Pnrr Maria Tommasina D’Onofrio. Presente anche l’assessore alle Politiche sociali Marianna Riccardi e il dirigente comunale Salvatore Napolitano, Autorità di Gestione Pics, che nelle battute finali del convegno ha risposto ad alcune domande dei cittadini, parte attiva della misura. Una misura che prevede uno stanziamento di 1 milione di euro a valere su fondi europei della programmazione Por Campania Fesr 2014-2020, con finanziamento del 70 per cento a fondo perduto per l’inizio di una nuova attività, nel solo centro storico cittadino e di Arpino, o il consolidamento di una già esistente da non più di 24 mesi. Procedura cosiddetta a sportello per l’assegnazione delle risorse, con domande che potranno essere presentate entro la mezzanotte del 19 luglio attraverso la Pec del Comune (protocollo@pec.comune.casoria.na.it).

A moderare gli interventi è stato il giornalista Giuseppe Pesce, che nel dare la parola in prima battuta al sindaco Bene ha ricordato come “la presenza all’incontro di tutta la filiera decisionale dell’intervento” sia “particolarmente utile ai cittadini per entrare nel merito della misura e confrontarsi su alcuni aspetti tecnici dell’avviso”. Quest’ultimo è pubblicato nella sua versione integrale sul sito internet del Comune.

Il sindaco Bene: Noi unico Comune a puntare su imprese per rigenerare
Nell’introdurre il bando, il primo cittadino di Casoria Raffaele Bene ha evidenziato come il comune a nord di Napoli da lui amministrato sia l’unico ad aver scelto questa tipologia di intervento per riqualificare il centro storico tra i 19 con più di 50mila abitanti dell’intera regione Campania.
“Siamo i primi a puntare alla riqualificazione del territorio attraverso le attività imprenditoriali, una decisione politica particolarmente rilevante perché ha una valenza sociale significativa ed è la testimonianza di un’attenzione specifica per questa parte di territorio, il centro storico, su cui si è scelto di scommettere stanziando fondi importanti per far ripartire queste zone e recuperare il tessuto socio-economico dell’intera area. I tempi sono stretti ma ci sono tutte le condizioni perché chi ha il coraggio di investire possa farlo”, ha spiegato.
“L’appello è dunque quello di incentivare quanto più possibile la partecipazione e rendere noto l’avviso presso la cittadinanza e i professionisti del territorio, perché si tratta di un’opportunità unica per il rilancio della città e non va sprecata”, ha concluso Bene.

D’Onofrio: Sostenere chi vive il centro storico ogni giorno
“L’idea di questa misura è nata qualche anno fa ma che adesso, grazie a questa amministrazione, vede la luce e la vede nel modo giusto, aggiungerei, se siamo riuniti qui stasera in un luogo storico e simbolico, nel cuore della città, il che sta a rappresentare ancor di più che si tratta di un’iniziativa della e per la città, che non è di nessuno se non di Casoria e dei casoriani”, ha esordito l’assessore Maria Tommasina D’Onofrio. La delegata all’Urbanistica  della giunta Bene ha anche ricordato che in città “vi sono già alcuni cantieri per cui chiediamo pazienza ai cittadini”. Si tratta di “7 del Pics, a cui si aggiungeranno tra qualche giorno anche i primi del Pnrr”. Il segno più eloquente di un comune che vuole cambiare passo.
“Non si tratta solo di rigenerazione urbana – ha concluso l’assessore – ma di programmi integrati. Quando decidiamo di intervenire su una struttura, sappiamo già cosa realizzare lì in futuro, con la collega di giunta Marianna Riccardi spesso abbiamo discusso sul fronte anche delle politiche sociali e sulla scelta delle nuove destinazioni degli immobili. Penso alla chiesa del Carmine in piazza Cirillo o alla Casa della cultura che nascerà nel Palazzo comunale. Dopo il restauro sorge sempre l’obiettivo di riempire di contenuti e attività le strutture. Sarà così anche per parco Michelangelo, che una volta completato dovrà ospitare progetti di biodiversità con il coinvolgimento diretto dei giovani, magari in collaborazione con la facoltà di Agraria dell’Università. Stesso discorso vale anche per Parco Boccaccio, area ex militare acquisita dal Comune e su cui insiste un progetto di orti sociali. Poi ci saranno le piste ciclopedonali che metteranno in rete centro storico e parchi”.
Di qui l’assessore ha concluso: “Con l’intervento che presentiamo stasera ci siamo preoccupati delle strutture e delle infrastrutture e, soprattutto, delle persone che vivono il centro storico di Casoria e Arpino, perché anche restare qui è una scelta, un atto di coraggio che va sostenuto. Questa è una città che ha avuto una vocazione industriale e che ora ha un piccolo commercio che c’è e si fa sentire ma che va valorizzato nella maniera più adeguata, aiutando chi lo vive tutti i giorni”.

Il dirigente: Il centro si è spostato altrove, giusto puntare sulla parte storica
“Le dinamiche di rigenerazione urbana sono lunghe, già nel 2000 fu fatto un concorso di urbanistica per riqualificare l’area target individuata dall’avviso che oggi presentiamo ma poi processi amministrativi discontinui hanno frenato il tutto. Rispetto a paesi limitrofi come Pomigliano d’Arco, ciò che manca è proprio la continuità. Il Pics nasce dall’esigenza di avere un occhio particolare sul centro storico, che oggi presenta tutti gli elementi della periferia, il depauperamento sia di abitanti che di attività ha spostato infatti il centro altrove”, ha spiegato il dirigente Salvatore Napolitano. “E’ importante non soltanto recuperare gli immobili – ha concluso – ma valorizzare anche il tessuto sociale attraverso interventi puntuali di sostegno economico alle imprese”.

Barra: Una scommessa sul futuro di Casoria
“E’ un avviso di finanza agevolata piuttosto atipico”, ha spiegato in prima battuta il consigliere comunale Giuseppe Barra, presidente della Commissione consiliare Bilancio e Tributi. “Non è un avviso di autoimpiego, non è un prestito d’onore, è una misura finanziaria che mette al centro lo sviluppo di un territorio. Di qui la scelta di stanziare 1 milione di euro per giocare una scommessa, quella di rivitalizzare il centro incentivando la nascita di nuove imprese o il consolidamento di imprese già esistenti. Ciò vuol dire favorire nuova occupazione e ridare peso in termini socioeconomici ad un’area che rappresenta la storia di Casoria e della provincia di Napoli. L’avviso non pone limiti d’età o di genere, è aperto a tutti. L’unico vincolo da rispettare è quello relativo alla coerenza con il RIS3 Campania ‘Research and Innovation Strategies for Smart Specialization’. Lo scopo della misura è incentivare le nostre eccellenze e rilanciare il cuore pulsante della città”. Di qui il consigliere Barra ha ricordato le strade cittadine inserite nell’area target, i settori di attività e l’ammontare complessivo dei finanziamenti. “I tempi sono abbastanza stretti, per ora valuteremo i progetti relativi ai piani basamentali degli edifici e, in caso di idee in linea con il Pics, il Comune conta di erogare già da agosto e massimo fino a dicembre da 15mila a 160mila euro per progetto, garantendo un contributo a fondo perduto fino al 70 per cento”.
E’ prevista anche un’assistenza tecnica via mail: per informazioni e/o chiarimenti sarà possibile inoltrare un messaggio al Rup all’indirizzo e.clarino@comune.casoria.na.it entro il 9 luglio.