Caso Graziano (Pd), cade l’accusa di associazione mafiosa. Resta il reato di voto di scambio

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Era di “concorso esterno in associazione camorristica” l’accusa ipotizzata dagli inquirenti nei confronti del consigliere regionale ed ex presidente regionale del Pd Stefano Graziano, in merito ai suoi rapporti con l’imprenditore di Alessandro Zagaria, nel casertano. Secondo quanto si apprende, la Dda partenopea avrebbe fatto cadere l’accusa piu’ grave e proceduto con l’ipotesi di “voto di scambio non aggravato dal metodo mafioso”. Graziano, che si era dimesso dal suo ruolo di presidente del Pd, e’ tornato in Aula una settimana fa come consigliere regionale, scatenando la protesta e le critiche dei pentastellati.