Consip, il Csm: Censura per Woodcock, assolta Carrano. Il Pm: Ricorrerò in Cassazione

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In foto Henry John Woodcock

La sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura ha condannato il pm napoletano John Henry Woodcock alla sanzione della censura e ha assolto la collega Celestina Carrano nel processo per il caso Consip.
Woodcock è stato condannato solo per uno dei capi di incolpazione, per avere mancato al dovere di riserbo e avere avuto un comportamento gravemente scorretto nei confronti dell’allora capo facente funzione della procura di Napoli, Nunzio Fragliasdo, che lo aveva invitato al massimo riserbo sulla vicenda, con le dichiarazioni a lui attribuite pubblicate dal quotidiano “la Repubblica”. Dichiarazioni che lo stesso pm ha detto di avere rilasciato in un colloquio privato con una giornalista amica, che gli aveva assicurato che non le avrebbe pubblicate. Su questo punto a Woodcock era anche contestata l’interferenza con i colleghi romani, ai quali poi parte dell’inchiesta era stata trasmessa, accusa da cui è stato assolto. Woodcock è stato anche assolto, insieme con la collega Carrano, per l’altro capo di incolpazione, la violazione dei diritti di difesa nei confronti dell’ex consigliere di Palazzo Chigi Filippo Vannoni, non iscritto nel registro degli indagati e interrogato come teste il 21 dicembre del 2016, senza l’assistenza di un avvocato e con metodi ritenuti lesivi della sua dignità.
”Leggeremo le motivazioni della sentenza, ma ricorreremo sicuramente in Cassazione”. Lo ha annunciato Marcello Maddalena, ex pg di Torino, difensore del pm napoletano John Woodcock, subito dopo la sentenza della sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura, che ha condannato Woodcock alla sanzione della censura nel processo sul caso Consip.
“Non sono soddisfatto , mi riservo di valutare il ricorso in Cassazione”, ha detto anche il rappresentante della procura generale della Cassazione Mario Fresa a proposito della sentenza che ha condannato il pm di Napoli Henry John Woodcock alla sanzione della censura e ha assolto la collega Celestina Carrano. Fresa aveva chiesto per Woodcock la sanzione che gli e’ stata inflitta ma anche rispetto a un’altra accusa dalla quale il pm napoletano e’ stato invece assolto (cosi’ come Carrano per la quale era stata chiesta la condanna all’ammonimento): quella di aver violato i diritti di difesa di Filippo Vannoni, uno degli indagati dell’inchiesta Consip.