Un investimento di 7,7 milioni di euro per innovare una delle produzioni più tipiche del Made in Italy alimentare: la mozzarella di bufala campana. Il Caseificio Principe avvia un piano di crescita che coinvolge il sito di Qualiano (Napoli) e un nuovo impianto da realizzare a Pastorano (Caserta), con l’assunzione di 15 addetti. L’operazione di rilancio avviene con il supporto di Invitalia che, su 7,7 milioni complessivi, ne ha concessi 5,8 attraverso il Contratto di Sviluppo. Lo stabilimento di Qualiano verrà riqualificato e dedicato alla produzione artigianale della mozzarella di bufala campana DOP, da destinare al mercato della ristorazione e alla vendita al dettaglio.
A Pastorano, invece, sarà realizzato un nuovo impianto secondo gli standard tecnologici di Industria 4.0 con l’obiettivo di introdurre un’elevata automazione del processo produttivo e soddisfare le richieste della grande distribuzione, sia in Italia che all’estero. La nuova struttura ospiterà anche le aree amministrativa, logistica e commerciale dell’azienda. Grazie a questi investimenti, l’organico passerà da 22 a 37 addetti. L’incremento della capacità produttiva permetterà di far fronte alla crescente domanda di mozzarella di bufala campana DOP, che nel periodo 2007-2017 ha segnato una crescita del 37% dei volumi e del 150% dell’export, arrivando ad essere tra le prime cinque denominazioni protette d’Italia per fatturato.
“Questo investimento – ha affermato l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri – conferma il nostro impegno per introdurre tecnologia anche nei settori più tipici del Made in Italy. Pur mantenendo il legame con la tradizione, le aziende agroalimentari hanno bisogno di elevare gli standard produttivi per soddisfare con più efficienza le richieste del mercato”.
“Il nostro programma di innovazione e di crescita oggetto dell’intervento – commenta Giuseppe Buonanno, amministratore del Caseificio Principe – favorisce un percorso già tracciato da tempo che prevede l’implementazione delle più avanzate soluzioni tecnologiche del settore, pur preservando le peculiarità e le specifiche di una lavorazione artigianale tipica di questo prodotto, le cui caratteristiche uniche sono sempre più ricercate dai consumatori di tutto il mondo”.