Cresce il numero delle persone che si rivolgono alla Caritas nei centri d’ascolto in Campania, e ad aumentare soprattutto è il numero di Cresce il numero delle persone che si rivolgono alla Caritas nei centri d’ascolto in Campania, e ad aumentare soprattutto è il numero di ‘utenti’ italiani. A dirlo il dossier regionale sulle povertà 2014, che raccoglie i dati relativi a 10.543 persone in 16 diocesi. Il 60% degli utenti sono italiani, e in aumento le famiglie, con le donne che si fanno protagoniste della richiesta d’aiuto; il 90% ha un domicilio, il 63,3% vive in famiglia (80% il dato disaggregato per gli italiani), mentre i senza tetto sono prevalentemente (83,9%) stranieri. In aumento gli over 65 Il 28,1% dei poveri è della fascia d’eta 45-56 anni, in genere persone espulse dal mondo de lavoro con famiglia e più dei un figlio. Ma in aumento ci sono anche gli over 65, il 50% dei quali è coniugato. Tre utenti su quattro hanno solo la licenza media e c’è anche un 10% di occupati, ma hanno una famiglia in cui non c’è altro reddito. Gli italiani chiedono soprattutto beni e servizi, mentre gli stranieri un aiuto per avere un lavoro. “Una povertà dunque che parla sempre più italiano“, sintetizza Giancarlo Trani, vicedirettore Caritas diocesana di Napoli, che sottolinea cone negli ultimi anni “i nostri interventi si sono triplicati“. Il cardinale: Dati sempre più drammatici “Non mi stancherò mai di fare appelli affinchè le istituzioni si occupino dei poveri“, dice il cardinale arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe. “I problemi sono sempre più drammatici – aggiunge – il problema delle famiglie, dei migranti, dei rom, degli anziani è sempre più forte a causa della crisi economica. Ma c’è anche crisi di moralità ed eticità, si perde il senso della fraternità umana“. Gli stranieri infatti “chiedono assistenza materiale, e gli italiani hanno necessità d’ascolto” .