In un periodo non certo facile per l’economia internazionale, il mercato dei gioielli, soprattutto quelli di lusso, sta facendo registrare segnali di ripresa. Cresce il numero degli italiani, ma soprattutto dei turisti stranieri che acquistano gioielli di alta gamma e per il 2015 si stima un incremento delle vendite pari al 3%. Tra i marchi top italiani, con le maggiori quote di vendita per il 2014, primeggia la firma Gianni Carità che si classifica al terzo posto (dati Euromonitor International). A premiare lo storico marchio di gioielli, in Italia e all’estero, sono state la secolare tradizione nel settore orafo, la maestria artigianale nella produzione di gioielli 100% made in Italy ed un design ricercato unito all’uso delle più evolute tecnologie. I prodotti a firma Gianni Carità sono distribuiti, oggi, in una rete selezionatissima di circa 150 gioiellerie italiane di alta gamma, mentre gli altri marchi FOGI e Kemira sono presenti presso 500 negozi specializzati nei gioielli prêt-à-porter. Vero simbolo dell’alta gioielleria italiana, la Gianni Carità & Figli S.p.A. è tra le aziende più riconosciute e accreditate nel mondo.
Tra passato e futuro
Una storia preziosa, quella dell’azienda, che parte da Napoli nel lontano 1834 e attraversa ben cinque generazioni. Sono passati quasi due secoli da quando Vincenzo Carità, bisnonno di Gianni, aprì la sua prima bottega nell’antico Borgo Orefici, nel cuore della città partenopea, sotto il regno di Ferdinando II di Borbone. Si racconta che godesse di un buon rapporto con gli ambienti di corte tanto che realizzò una splendida collana per la regina Maria Teresa d’Austria. Da allora, da una generazione all’altra, sempre un Vincenzo e un Giovanni si sono succeduti alla guida dell’allora laboratorio ed oggi dell’azienda Gianni Carità & Figli S.p.A. di fama internazionale. Una storia ricostruita magistralmente dallo scrittore e giornalista Nino D’Antonio nel suo libro intitolato “La genia dei Carità. Viaggio a ritroso”. Oggi alla guida dell’azienda due generazioni, il Cavaliere Gianni Carità e i suoi tre figli, Vincenzo, Giancarlo e Pier Paolo, che rappresentano le due anime complementari dell’azienda: quella squisitamente tradizionale, che si fonda sull’esperienza secolare nel settore orafo e quella più innovativa, che incontra i mutevoli gusti ed esigenze del mercato. Questa duplicità emerge anche nelle creazioni dei gioielli che coniugano in modo ricercato il gusto della tradizione, nelle linee dedicate ad esigenze più formali, e quello della contemporaneità nelle linee di gioielli prêt-à-porter, che interpretano le tendenze più innovative della moda. Una doppia sfaccettatura, tradizione e innovazione, che ha suggerito l’idea di un doppio evento che l’azienda ha in programma presso la storica dimora cinquecentesca di Palazzo Caracciolo a Napoli.