Cariño Nikkei, il ristorante giappo-peruviano che parla napoletano sbarca a Milano: intervista allo chef

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in foto lo chef Juan Carlos Yaranga Quispe (scatto di Aurora Scotto di Minico, courtesy dipuntostudio.it )

Cariño Nikkei compie cinque anni, il ristorante giappo-peruviano che per primo ha portato a Napoli nel 2018 il trend della poke proponendola in chiave nikkei, chiude il 2023 con un trend in continua crescita e un significativo +30% di fatturato. Il piccolo locale, nato nel cuore della movida napoletana, da un’idea di quattro amici, appassionati di viaggi e altre culture, decisi a esplorare e proporre in città i sapori e le tradizioni culinarie di culture differenti, è diventato “grande” e inizia a guardare lontano. Il suo secondo store, solo da asporto, è a Milano. Intanto è stata siglata la partnership con il gruppo alberghiero LHP Hotels che ha aperto a Cariño le terrazze dei propri hotel di lusso, prima a Santa Margherita Ligure, ora a Napoli e prossimamente a Montecatini Terme, per offrire ai propri ospiti l’autentica cucina nikkei. Creatività, studio approfondito delle ricette e ricerca delle materie prime sono alla base della proposta gastronomica di Cariño. Lo chef è Juan Carlos Yaranga Quispe, peruviano, classe 1984. In Italia arriva nel 2011 e, dal 2018, è a capo della brigata di Cariño Nikkei.

Chef, le sue origini peruviane hanno senz’altro giocato un ruolo fondamentale per l’ingresso della cucina nikkei all’interno dell’offerta enogastronomica partenopea, a Milano però tale tipo di proposta esiste già: in cosa intende differenziarsi e quale sarà il valore aggiunto per Cariño Nikkei?
Credo che il nostro tratto distintivo sia da ricercare nel modo in cui negli anni abbiamo perfezionato la nostra idea di cucina Nikkei, anche a Milano vogliamo differenziarci per la qualità e il gusto dei nostri piatti. La scelta di prodotti di alta qualità è sicuramente alla base del successo dei nostri piatti, insieme al mio team siamo molto attenti nel selezionarli.

Tecnica ed estro sono due rette apparentemente parallele che però nel suo ristorante hanno trovato il modo di incontrarsi, stupendo clienti anche famosi… Cosa farà per mantenere l’asticella sempre alta, a Napoli come a Milano, e quale ingrediente non ancora contemplato nel suo menu introdurrà per dare un taglio glocal alla cucina milanese?
Stiamo proprio in questi ultimi mesi lavorando a delle novità, ormai sono da anni in Italia e quindi conosco benissimo anche la cultura gastronomica italiana. La cucina Nikkei è una cucina nata dalla contaminazione, per questo motivo stiamo lavorando ad abbinamenti e combinazioni nuove ma soprattutto bilanciate per aggiungere nel nostro menu anche un pizzico di prodotti locali campani ai nostri piatti. Al momento però non posso svelare nulla.

Tre piatti che da lei bisogna sempre ordinare.
Sicuramente per poter entrare nel pieno della nostra cucina bisogna assolutamente provare il ceviche, pesce crudo marinato coniugato secondo diversi gusti, ma anche il tiradito, tipico carpaccio peruviano, marinato e abbinato a salse segrete o lime e poi il nostro uramaki evergreen, il cariño roll, realizzato con gambero in tempura, avocado e ricoperto di salmone e patate croccanti in salsa cariño, una salsa segreta fatta da noi che piace molto ai nostri clienti.

in foto uno dei piatti di Cariño Nikkei (scatto di Aurora Scotto di Minico, courtesy dipuntostudio.it)

Per avvicinare i giovani alla cucina nikkei avete già pensato ad un Academy?
Sì, ci abbiamo pensato diverse volte, e speriamo prima o poi di riuscire a farlo.

Un’ultima domanda: l’abbinamento perfetto cibo-vino da Cariño Nikkei
Questa è una bella domanda, io opterei per un vino fruttato, fresco e minerale per far sì che i diversi sapori della cucina nikkei non vengano troppo contrastati o coperti dal vino che si beve, per esempio uno Chardonnay o un Pinot Bianco. Se poi devo scegliere io personalmente, secondo i miei gusti, per me l’abbinamento perfetto è con una buona bottiglia di bollicine, in questo caso non si sbaglia mai.