Medicine salvavita mancanti, Federfarma Salerno lancia una nuova strategia per superare l’emergenza. Tra i pazienti, che hanno come unico interlocutore i farmacisti, il fenomeno sta creando disagi e preoccupazioni. L’associazione provinciale Medicine salvavita mancanti, Federfarma Salerno lancia una nuova strategia per superare l’emergenza. Tra i pazienti, che hanno come unico interlocutore i farmacisti, il fenomeno sta creando disagi e preoccupazioni. L’associazione provinciale dei titolari di farmacia, la prima in Italia nella primavera del 2013 a lanciare l’allarme, si rifà all’articolo 105 comma 4 del Decreto legislativo 219/06, che consente ai farmacisti di richiedere direttamente alle aziende produttrici i medicinali essenziali. L’obiettivo è di assicurare agli utenti quantitativi di farmaci sufficienti per soddisfare le loro richieste. Sono già state inviate delle lettere alle case farmaceutiche con l’invito di comunicare, entro 48 ore, i recapiti presso cui è possibile effettuare ordini diretti. Identica notizia è stata inviata anche al Ministero della Salute e all’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, affinché possano prendere provvedimenti nei confronti di quelle aziende che non daranno seguito alla richiesta. Ma anche Federfarma Salerno non intende restare a guardare e non esclude, oltre a rendere noti i nomi delle aziende che non aderiranno alle sollecitazioni, un ricorso alle vie legali pur di assicurare la normale distribuzione delle medicine che attualmente scarseggiano. “Abbiamo chiesto alle aziende produttrici – precisa il presidente Marcello Conte – di adottare una procedura d’urgenza perché la situazione è diventata davvero difficile. Mancano dal normale canale distributivo alcune specialità salvavita per le quali in commercio non risultano essere presenti farmaci equivalenti o bioequivalenti. Tutto questo costringe le farmacie a non poter soddisfare le richieste quotidiane degli ammalati”. Ad elaborare i dati è stata la Commissione farmaci di Federfarma Salerno istituita all’inizio del 2013 e che, dopo un periodo di monitoraggio, allertò il ministro della Salute e l’Aifa. “Ci eravamo accorti – racconta Dario Pandolfi, Componente del consiglio direttivo e coordinatore della Commissione – che i grossisti non ci rifornivano di alcune specialità. Federfarma decise, così, di istituire un gruppo di lavoro e, grazie alla collaborazione di tutti i colleghi, elaborammo un elenco di medicine mancanti. Scattò l’allarme e questo consentì alle altre province e regioni di seguire il nostro esempio. Sino ad arrivare a scoprire che il problema investe tutta l’Italia”. Intanto continuano ad arrivare segnalazioni. L’ultima, in ordine di tempo, è dell’associazione diabetici di Nocera Inferiore. Mentre alcune aziende si sono attivate per un contatto diretto con i farmacisti.