Cardarelli, così i malati immaginari intasano il Pronto Soccorso: la denuncia del d.g.

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In foto l'ingresso dell'ospedale Cardarelli

Troppi accessi “inappropriati” stanno causando il congestionamento del Pronto Soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli. A sottolinearlo è la Direzione generale dell’Aorn Cardarelli, che in una nota spiega come “anche il Cardarelli, come altri Dea di I e II livello della Campania, continui a essere sotto pressione a causa dell’altissimo numero di accessi degli ultimi giorni, fenomeno che si era notevolmente ridotto dallo scorso ottobre”. Tale superafflusso, sottolinea la Direzione generale del Cardarelli, “coincide con il picco influenzale che in questa settimana era atteso e che trova conferma nelle patologie che giungono al Pronto Soccorso”. Il dato attenzionato riguarda il numero di barelle nelle unità operative dell’area di emergenza “che ha superato alle ore 8.30 di questa mattina la soglia di criticità arancione. Le azioni messe in campo, predisposte preventivamente con disposizioni che, da tempo, pianificano quanto necessario in casi di superafflusso, stanno consentendo di liberare un discreto numero di posti letto, che certamente non riduce l’allerta di queste complesse giornate, ma alleggerisce la pressione sul pronto soccorso e diminuisce il numero di barelle per il quale resta alle ore 19, complessivamente, una criticità verde “La Direzione generale del Cardarelli evidenzia quindi “l’alta percentuale di pazienti dimessi nelle prime 2-6 ore o comunque non oltre le 12 ore dal Pronto Soccorso, con valori pari al 64%. Tali accessi, da definire ‘inappropriati’ -aggiunge la Direzione generale- generano l’affollamento ovvero il ‘congestionamento’ del Pronto soccorso con gravissime ripercussioni sui tempi di attesa, sui tempi di trattamento complessivo nonché sul sovraffollamento delle aree di attese sia degli accompagnatori ma, soprattutto, dei pazienti”.