Carceri: giudice Di Lello, ‘Renzi ha goldenshare su mozione sfiducia e la usa, vicenda grave’ (3)

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(Adnkronos) – Per Di Lello “è un reato gravissimo, è una specie di abuso d’ufficio enorme” perché “se lo è tenuto due anni”. “Se, invece, non è vero, allora Bonafede rimane in sella pacifico. Il problema è questo. Se è vero, allora se ne deve andare uno e se non è vero, se ne deve andare un altro. Perché lì subentrano giochi politici che non c’entrano niente con l’intera vicenda”. La mozione di sfiducia vede come prime firme quelle dei capigruppo delle forza politiche di opposizione: Massimiliano Romeo per la Lega, Luca Ciriani per Fratelli d’Italia e Anna Maria Bernini per Forza Italia. Nella mozione vengono indicate tre motivazioni che hanno spinto il centrodestra a chiedere la sfiducia per il ministro Bonafede: le controversie con Di Matteo e le scarcerazioni dei boss quindi, ma anche le rivolte all’interno delle carceri che a inizio marzo.