Carabinieri TPC, presentate 600 opere rimpatriate dagli Stati Uniti

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Roma, 28 mag. (askanews) – Sono state presentate oggi, a Roma, all’Istituto Centrale per il Restauro, 600 opere d’arte rimpatriate dagli Stati Uniti d’America dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), dal valore economico stimato in circa 60 milioni di euro. Si tratta in prevalenza di opere di antiquariato, beni archivistici, numismatici e soprattutto archeologici del periodo che va dal IX secolo a.C. al II secolo d.C., oggetto di scavi clandestini nel centro-sud d’Italia e furti a danno di chiese, musei e privati. I beni sono stati riportati in Italia grazie alle numerose indagini condotte dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale con diverse Procure della Repubblica nazionali, coadiuvate dal New York District Attorney’s Office e dall’Homeland Security Investigations statunitense. Per le attività di indagine il TPC si avvale di un importante strumento tecnologico, la “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, che costituisce il più grande archivio al mondo di beni d’arte rubati, con informazioni su oltre 7 milioni di oggetti censiti, di cui 1.315.00 da recuperare. Attualmente è attivo un innovativo strumento che sfrutta l’Intelligenza Artificiale, denominato “Stolen Works Of Art Detection System” (S.W.O.A.D.S.) che elabora la ricerca nel web e social networks, senza soluzione di continuità, di opere d’arte trafugate. Secondo l’ultimo rapporto sull’attività svolta nel 2023, diffuso nei giorni scorsi dal TPC, sono stati recuperati 105.474 mila beni d’arte dal valore stimato di oltre 264 milioni di euro.

Alla presentazione sono intervenuti: il Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi; il Comandante dei Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, Gen. D. Francesco Gargaro; il capo della Procura di Manhattan, Col. Matthew Bogdanos; il Comandante delle Unità Mobili e Specializzate dell’Arma dei Carabinieri, il Gen. C.A. Massimo Mennitti; l’Ambasciatore degli Stati Uniti a Roma, Jack Markell. Presenti, tra gli altri, il Direttore generale Musei del MiC, Massimo Osanna, e il Direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del MiC, Luigi La Rocca. L’allestimento temporaneo delle opere è stato curato dalla Direzione generale Musei, insieme ai Carabinieri TPC.

“Oggi è una bellissima giornata per il patrimonio culturale della Nazione per il rientro in patria di centinaia di opere d’arte sottratte ed esportate illecitamente all’estero. Grazie all’insostituibile azione dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, una vera eccellenza investigativa della Nazione, insieme alla preziosa collaborazione delle autorità statunitensi, registriamo un ulteriore successo su questo fronte. Riportare in Italia questi beni permetterà anche di sanare tante ferite che si sono aperte negli anni nei territori dove sono stati trafugati, privando le comunità di pezzi importanti della loro identità. Fondamentale, anche in questa lunga e articolata attività, è stata la ‘Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti’ del MiC, che rappresenta il più grande archivio al mondo di beni d’arte rubati, con informazioni su oltre 7 milioni di oggetti censiti, di cui oltre 1.3 milioni di opere da ricercare”, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.