Capri, trasporto pubblico: scatta la protesta di commercianti e albergatori

49

Le associazioni di categoria dell’isola di Capri, Ascom, Federalberghi e Capri Excellence, vanno all’attacco sulle condizioni dell’autotrasporto pubblico sull’isola. In una nota congiunta inviata all’Atc, la società che gestisce il servizio, le associazioni imprenditoriali dell’isola scrivono che “è francamente sotto gli occhi di tutti noi capresi ed anacapresi, e purtroppo anche sotto gli occhi dei nostri ospiti, l’insostenibile situazione del collegamento autobus da e per Anacapri. Inutile descriverlo, raccontarlo, file di ore nel caldo insopportabile dell’estate, mezzi stracolmi, corse dirette dalla Marina Grande già insufficienti per la stagione invernale ed attualmente tanto rare che paiono quasi inutili”. “Ci si aspetta servizi di prima qualità, adeguati – se non al prestigio del luogo – perlomeno al costo del biglietto. Non possiamo tacere di fronte alle file di persone esauste, ad un paese come quello di Anacapri i cui cittadini vengono quotidianamente penalizzati, ad una immagine del turismo isolano disfatta dal calore di una pensilina in una fila di gente sudata”, concludono le associazioni, chiedendo “una risposta seria ed urgente ad una situazione insopportabile”. Protesta da tempo anche l’amministrazione comunale di Anacapri, il cui comune è maggiormente penalizzato rispetto a Capri che oltre ai bus può contare anche sulla funicolare. L’assessore alla mobilità Massimo Coppola, che da giorni si sta interessando del problema e aveva già chiesto all’Atc la tabella dei nuovi orari, annuncia: “Domani informerò Regione e Prefettura segnalando che gli orari in vigore sono sottodimensionati rispetto a quelli di Unico Capri e anche la tariffazione non è quella stabilita dalla legge regionale. Il parco macchine, inoltre, continua a non corrispondere agli standard previsti”.