Capodanno, 56mila imprese: primato alla Campania. Brindisi in casa per il 70% degli italiani

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Brindisi in casa propria o da amici la sera del 31 dicembre, per il 70% degli italiani, al ristorante per l’8%, mentre solo il 7% preferisce attendere l’arrivo dell’anno nuovo nelle piazze cittadine dove si festeggia in musica. È il quadro che emerge dall’indagine in prevalenza su Milano e la Lombardia, promossa dalla Camera commercio di Milano Monza Brianza Lodi in collaborazione con Confcommercio Milano, Bit, Homi e Tuttofood e realizzata da Digicamere che ha devoluto 1.000 euro a “Save the children”. In Italia sono 56 mila le imprese al lavoro nei settori legati al Capodanno (7 mila in Lombardia) e danno lavoro a 134.532 addetti (24 mila in Lombardia). Sono aumentate dell’1,9% in un anno e hanno fatto registrare +20,1% in cinque anni in diversi settori: la ristorazione da asporto per il cenone vanta 36.584 imprese; la coltivazione di lenticchie e frutta secca 12.142; la produzione di vino spumante ne ha 154; la fabbricazione e commercio di fuochi d’artificio conta 182 attività e le discoteche 2.739. I dati emergono da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati registro imprese a settembre 2019, 2018 e 2014.

In Italia per numero di attività spicca la Campania con 7.117 che vanta un primato in diversi settori: dalla frutta secca (2.767 su 12.142 in Italia) ai fuochi d’artificio (65 su 182), ai giochi (777 su 4.288). La Lombardia eccelle invece nei cibi pronti da asporto (5.668 su 36.584 a livello nazionale) e nei locali da ballo e discoteche (407 su 2.739) mentre il Piemonte è primo nella coltivazione di legumi da granella come lenticchie e ceci (15 su 113) e la Sicilia per vini e spumanti (41 su 154). Tra le province in testa Roma con 3.809 attività, Napoli con 3.116 e Milano con 2.252 che è però prima per numero di addetti (9.805). Seguono Torino e Cuneo con quasi 2 imprese. Perugia prima per legumi, Cuneo prime per frutta secca e di bosco, Treviso per spumanti, Napoli per fuochi d’artificio e giochi, Roma per cibo d’asporto, Milano per discoteche e sale da ballo. In Lombardia numerosissime, circa 150, le imprese raccolte intorno alla ricetta tradizionale del Panettone. Per Marco Accornero, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi: “Anche nei festeggiamenti del Capodanno, promuoviamo il prodotto artigianale dei nostri territori, in un acquisto che premi il prodotto simbolo per iniziare l’anno con gusto e qualità”. “Una ricchezza della nostra realtà territoriale – osserva Vincenzo Mamoli, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – che vede rafforzare la sua attrattività grazie ai settori dell’agroalimentare dei quali il panettone è simbolo delle feste e identità metropolitana”. Le imprese dei settori legati al Capodanno in Lombardia sono complessivamente 7.031 (+1% in un anno, +13,2% in cinque) e 23.769 gli addetti. Le imprese della ristorazione da asporto sono 5.668, concentrate soprattutto a Milano (1.859). Ci sono anche 407 tra discoteche, sale da ballo e night-club di cui 172 a Milano, 13 imprese attive nella produzione di vino spumante (di cui 5 a Brescia) e 512 imprese legate alla coltivazione di legumi e frutti di bosco e frutti in guscio (127 a Brescia). Lodi segna l’incremento maggiore nel numero di imprese rispetto al 2018 (+7,1%), +20% in cinque anni ancora per Lodi insieme a Lecco. Prima per numero di imprese e addetti è Milano con 2.252 attività e 9.805 occupati, seguita da Brescia con 977 imprese e 4.288 addetti, Bergamo con 877 imprese e 2.669 occupati (10,4%), Varese con 562 imprese e quasi 1.407 addetti e Monza e Brianza con 543 imprese e circa mille occupati.