Canova secondo Mimmo Jodice
visioni del corpo tra scienza e arte

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Dopo il successo di partecipazione dei primi due appuntamenti e della mostra sulla storia della medicina alla Biblioteca Nazionale di Napoli (proprio per questo prorogata ancora Dopo il successo di partecipazione dei primi due appuntamenti e della mostra sulla storia della medicina alla Biblioteca Nazionale di Napoli (proprio per questo prorogata ancora fino al 1 Maggio) stavolta “Segni: arte, cura e pensiero”, la rassegna culturale ideata e organizzata dalla Fondazione Premio Napoli e dall’Istituto SDN di Ricerca e Diagnostica, fa tappa oggi giovedì 16 aprile alle ore 18 al Museo Nitsch di Napoli. Una scelta non casuale perché nell’opera di Hermann Nitsch(il corpo e il sangue sono motivi centrali, quasi ossessivi e il tema di questo terzo incontro suggestivamente intitolato “Diagnosticarte” sarà proprio la visione del corpo umano. O meglio le diverse visioni del corpo perché l’idea della rassegna, che unisce e miscela cultura scientifica, espressione artistica e pensiero umanistico, è sempre quella di un incontro/confronto (tra differenze e denominatori comuni) tra umanisti e scienziati incentrato ogni volta su una parola-chiave o un tema di carattere scientifico, sempre con il contrappunto di un artista visuale. Corpi decostruiti tra scienza e umanesimo E stavolta il confronto sarà appunto sulle diverse visioni del corpo umano che sarà analizzato dal punto di vista umanistico delle immagini anatomiche (e culturali) dallo storico Andrea Carlino, responsabile del programma di Storia della medicina all’Università di Ginevra, dal punto di vista scientifico-diagnostico, quello di chi guarda il corpo a fini diagnostici attraverso un apparecchio ecografico, da Giovanna Ferraioli, della Scuola di Ecografia della Fondazione Ircss Policlinico S. Matteo di Pavia, tra i maggiori esperti mondiali della metodica elastosonografica, e prima autrice delle linee guida della Federazione mondiale di ecografia, e infine da un punto di vista artistico dall’occhio di un grande fotografo contemporaneo, Mimmo Jodice, che in questo caso ha diretto il suo obiettivo sui corpi scolpiti da Antonio Canova, proponendo un percorso di rappresentazioni di secondo grado (rappresentazioni di rappresentazioni, immagini di immagini). Lo sguardo di Jodice sui corpi di Canova E sicuramente lo sguardo di Jodice sullo sguardo di Canova sul corpo umano sarà uno dei momenti più suggestivi dell’incontro grazie alla straordinaria galleria di immagini preparata nel suo percorso di ricerca dal Maestro Jodice con l’intento di “far diventare le sculture attraverso la fotografia dei veri e propri corpi”, come anticipa Jodice . Chi sarà presente al Museo Nitsch potrà sentirsi un po’ in giro per l’Europa rivisitando l’arte scultorea di Canova attraverso Le tre grazie del Museo Hermitage di San Pietroburgo, Orfeo e Euridice del Museo Correr di Venezia, l’Amore e Psiche del Louvre di Parigi o attraverso la Venere italica della Galleria Palatina di Firenze. La Mostra sull’azionismo pittorico di Hermann Nitsch Ed a proposito di visioni del corpo al termine dell’incontro sarà possibile visitare la Mostra “Hermann Nitsch. Azionismo pittorico – eccesso e sensualità”, che ha portato per la prima volta in Italia oltre 80 opere provenienti dal Nitsch Museum di Mistelbach (Vienna), in una mostra a cura del critico d’arte tedesco Michael Karrer, che si articola in tutti gli spazi del museo napoletano con grandi tele, foto e video delle azioni pittoriche.