Can che abbaia non morde, anche se continua a provarci: è lecito chiedersi fino a quando

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In meno di un mese, per la precisione da quando il nuovo Presidente si è insediato alla Casa Bianca, l’umanità sta assistendo ai suoi tentavi di ritornare operativo. Quella stessa, nella realtá, avrà generato non poche perplessità per i risultati che sta ottenendo, quasi sempre in modo grezzo, mai completi dei requisiti necessari per centrare l’obiettivo individuato. Si può azzardare a definire tale operatività molto simile, per quanto riguarda i risultati accennati sopra, a qualcosa narrata nel film “Tanto rumore per nulla”. Come carattere il personaggio che sta tentando di calarsi nella parte del 47° Primo Cittadino degli USA è la versione umana di quella di uno dei due cani degli Aristogatti, precisamente quello di taglia più grande. L’animale ripete non stop: “il capo sono io, chi comanda sono sempre io”. L’atteggiamento del Biondo born in NY, visto nella sua reale operatività, è piuttosto simile a quello di uno di quei personaggi, questa volta umani, che non riescono a togliersi di dosso la casacca del lavoro che hanno svolto in precedenza. Non riescono così a indossare quella
prevista da un dress code, probabilmente non scritto ma mai messo in dubbio, ben presente nell’immaginario collettivo. È abbastanza pacifica la considerazione che per il Donald imprenditore sia normale e legittimo mettere la sua verve a tavoletta per ottenere il più cospicuo vantaggio dalla sua attività. Semprechè, va senza dire, osservi le leggi vigenti li dove si trovi a operare. Il Trump presidente della nazione prima potenza del pianeta non può svolgere quanto prevede il suo mandato senza aver prima consultato lo staff dei suoi collaboratori e operare come se si trovasse all’interno di un cantiere edilizio di una delle sue aziende. Tutto ciò non definisce completamente il suo modo di comportarsi. Non si scopre niente di nuovo se gli si fa notare quanto sia ne cessario, prima di esprimere alcune frasi, l’aver pesato prima con la bilancia di precisione le parole che la situazione merita. Eppure il personaggio non è un novellino, lo stesso ruolo attualmente affidatogli dagli americani, lo aveva svolto prima che al al posto che occupa si insediasse Biden.
Di conseguenza serve a poco recuperare il vecchio adagio usato dai contadini quando è tempo di arare. Esso vale un programma intero di un ciclo di coltivazione e suona:”il primo solco non è mai un vero solco”. Il risultato si vedrà alla fine di quella lavorazione del terreno. Nel caso della operatività di un Premier, quello degli USA, le false partenze non dovrebbero essere considerate nemmeno per ipotesi. È passato meno di un mese da quando il Tycoon è al timone della Casa Bianca. Non sbaglia chi pensa che ancora non abbia letto le istruzioni per l’uso corretto della Prima Potenza, in tutte le sue espressioni. Sarebbe senza dubbio positivo se si impegnasse a recuperarlo.