Campania, Legambiente promuove la raccolta differenziata su 29 spiagge

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Ventinove spiagge, comprensive di strutture balneari e spiagge pubbliche, fra le province di Caserta, Napoli e Salerno monitorate dai volontari di Legambiente nel mese di Agosto per fotografare la percezione dei villeggianti sulla qualità della raccolta differenziata. E da Legambiente arriva la promozione con qualche debito. I contenitori della raccolta differenziata risultano assenti solo in 1 spiaggia su 4, delle 16 monitorate nella provincia di Salerno, e in 1 spiaggia su 2, delle 8 monitorate nella provincia di Napoli mentre risultano presenti in tutte e 5 le spiagge monitorate nella provincia di Caserta. Complessivamente, in ben 2 spiagge su 3 viene effettuate la raccolta differenziata.Plastica, vetro e carta sono i materiali maggiormente riciclati e i loro contenitori sono presenti in oltre il 60% delle spiagge monitorate; in 1 spiaggia su 2 però ancora non è presente il contenitore per differenziare l’umido organico. Risultano poco presenti nelle nostre spiagge le fontanelle per l’acqua potabile, individuate solo nel 45% dei casi, un’assenza che incentiva spesso all’acquisto e utilizzo di bottigliette o bicchieri di plastica.Ancora troppa plastica nei punti ristoro o bar presenti sulle spiagge dove si usano stoviglie in plastica usa e getta in ben 4 bar o punti ristoro su 5. Legambiente presenta i risultati di un questionario sulla percezione della qualità della raccolta differenziata in vacanza distribuito sulle principali località balneari campane. Al questionario hanno risposto oltre 2.000 villeggianti che nel mese di agosto sono stati coinvolti dai volontari di Legambiente nell’ambito di Riciclaestate la campagna che porta il tema della raccolta differenziata anche in vacanza, promossa da Legambiente Campania con il contributo di Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi. Riciclaestate ha rappresentato un’occasione per rendere partecipi i cittadini e i turisti dell’importanza dei comportamenti virtuosi sulla raccolta differenziata, promuovendo e facilitando la realizzazione di un’economia circolare made in Campania, attraverso l’avvio a riciclo e il riutilizzo dei rifiuti di imballaggio, il risparmio di materie prime vergini, e l’aumento dei livelli quantitativi e qualitativi della raccolta differenziata.