Campania festival al via: da giugno 145 eventi con 11 prime. In 1.700 al lavoro per un’edizione tutta verde

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Un obiettivo di eco sostenibilità da raggiungere e quello già ottenuto di impegnare più di 1700 persone, per una produzione che sarà un “attrattore pulito” per l’economia. Il Campania Teatro Festival, che neppure in tempo di Covid, ha interrotto l’attività, torna nel 2022 con la XV edizione. Da 10 giugno al 12 luglio prossimi 145 eventi, con più di 50 debutti assoluti e 11 prime nazionali. Per il direttore artistico Ruggero Cappuccio è la sesta programmazione, con gli ultime due anni vissuti tra mille difficoltà per mantenere vivo uno dei pochi festival italiani che resiste alla crisi del settore. E quest’anno si riparte all’insegna della ecosostenibilità, a partire dalla scelta dei materiali impiegati fino alla mobilità elettrica per tutti gli spostamenti. Per realizzare il cartellone la Regione Campania ha stanziato 4,5 milioni di euro che finanzieranno spettacoli e appuntamenti culturali in tutto il territorio campano, con alcuni luoghi simbolo, come il museo e il parco di Capodimonte, il teatro grande di Pompei, i teatri Mercadante, Politeama, Trianon e l’Archivio storico del Banco di Napoli, che ospiteranno gli eventi più importanti. “Se l’anno scorso è stata una sfida, quest’anno ormai tradizione – spiega il direttore del Museo di Capodimonte Sylvain Bellenger – il bosco è diventato nn solo un bellissimo giardino storico, ma un luogo di cultura, per quello che è un matrimonio naturale, con il Festival”.
Sulla Terrazza della palazzina dei principi a Capodimonte infatti torna “il sogno reale, I Borbone di Napoli”, un progetto dello stesso Cappuccio, con Francesco Montanari, Cristina Donadio, Stefana Rocca e altri che interpreteranno racconti brevi di autori come Diego De Silva, Alberto Rollo, Elisa Ruotolo ispirati all’interesse culturale e artistico per un’epoca senza precedenti. Tra i debutti assoluti testi di drammaturgia contemporanea, e in generale la gran parte della produzione teatrale del Campania Teatro Festival porta in scena autori viventi, contemporanei. Ma la rassegna è soprattutto multidisciplinarietà, con nove sezioni che comprendono anche la danza, la letteratura, il cinema e progetti speciali. Tra i primi appuntamenti per gli spettacoli internazionali, Daniel Autel il 21 giungo al Mercadante, dove il 9 luglio chiuderà Charlotte Rampling. Nel Teatro Grande di Pompei due progetti speciali, il 17 e 18 giugno andrà in scena “gloria” scritto e diretto da José Montalvo, e il 24 e il 25 giugno “Due Regine” diretto e interpretato da Elena Bucci e Chiara Muti. E anche per quest’anno la Fondazione Campania dei Festival ha deciso per la rassegna di promuovere gli spettacoli con biglietti contenuti. 8 e 5 euro e ingressi gratuiti per le fasce deboli. “Presentiamo anche quest’anno Campania Teatro Festival – spiega il presidente della Regione Vincenzo De Luca – Faremo base al museo di Capodimonte, ma poi avremo eventi che toccheranno tutto il territorio regionale: dalla Reggia di Caserta al centro storico di Salerno, a Pietrelcina, a Benevento, ad Avellino, a Pompei, a Paestum. Nessuna regione d’Italia ha oggi un’offerta culturale anche lontanamente paragonabile a quella della Campania. Guardiamo con grande soddisfazione a questi mesi che avremo davanti”.

in foto Charlotte Rampling e Sonia Wieder-Atherton
in foto Ruggero Cappuccio (ph Salvatore Pastore)
in foto Elio Germano e Teho Teardo in “Il sogno di una cosa” da Pier Paolo Pasolini
in foto: Ballet des Porcelaines o il Principe della teiera
in foto Daniel Auteuil
in foto Lello Arena