Campania, Caldoro: Ricandidatura?
Non ho aspirazioni personali

58

Io ho fatto i miei 5 anni, ora si vedrà. La politica non è fatta di aspirazioni personali. Non devo sciogliere una riserva, perchè non c’è Io ho fatto i miei 5 anni, ora si vedrà. La politica non è fatta di aspirazioni personali. Non devo sciogliere una riserva, perchè non c’è una prognosi, nessuno è indispensabile, meglio prima capire il progetto e l’idea: cosa fare per il proprio territorio”. Lo ha detto al VELINO il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro interpellato su una sua possibile ricandidatura. Alla domanda su cosa lo rendesse più fiero nei 5 anni trascorsi a Palazzo Santa Lucia, ha risposto: “Aver salvato la Campania dal baratro e dal fallimento che avrebbe portato crisi aziendali, aumentato delle tasse e della disoccupazione. Le altre regioni – ha aggiunto – hanno aumentato il ticket noi no, la Campania non è più la Regione canaglia e questo è un riconoscimento che arriva anche dall’Unione europea. Ho fatto – ha detto – quello che dovevo fare: Governare“. Interpellato sul tweet polemico di Luigi Di Maio dei 5 Stelle, secondo cui Caldoro ha cambiato la legge elettorale escludendo tutte le liste sotto il 10% con l’obiettivo di battere il Movimento di Grillo, ha replicato: “E’ un provvedimento che vive nel Consiglio regionale è in quella sede che viene discusso e approvato, non lo ha fatto certo la mia Giunta. E comunque non è una novità, la norma già c’era ora quella affrontata è una questione per lo più tecnica: c’è piuttosto – ha sottolineato il governatore – il problema di evitare frammentazioni anche nel Consiglio Regionale e dunque prevedere sbarramenti come accade del resto anche per il Parlamento“. In veste di Grande Elettore del Presidente della Repubblica, Caldoro e’ tornato nei corridoi di Montecitorio e tra una chiama e l’altra, ha detto la sua sui possibili scenari nazionali che vedono Forza Italia in rotta di collisione con il Pd: “Il problema è il metodo non certo il nome di Mattarella che è persona autorevole e di spicco istituzionale. All’inizio si era optato per votare un Presidente condiviso da tutti poi, Renzi ha deciso diversamente. Rispettiamo la persona ma per ora Forza Italia voterà scheda bianca“.