Cambiare la narrazione del Sud: Napoletano, Manfredi e Lorito presentano la nuova edizione di Feuromed

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in foto il direttore di Feuromed Roberto Napoletano, il sindaco del capoluogo campano Gaetano Manfredi e il rettore della Federico II Matteo Lorito

di Giuseppe Delle Cave

L’obiettivo dichiarato è cambiare la narrazione del Sud, quello che però si intravede dalle dichiarazioni del direttore di Feuromed Roberto Napoletano, del sindaco del capoluogo campano Gaetano Manfredi e del rettore della Federico II Matteo Lorito è molto più ambizioso: fare di Napoli la capitale del Mediterraneo allargato. “Passa per un cambio di mentalità”, spiega il direttore del Festival Euromediterraneo dell’Economia e responsabile de Il Quotidiano del Sud Napoletano, che oggi ha presentato a Palazzo San Giacomo l’iniziativa, sostenuta con un videomessaggio dall’ex ministro dell’Istruzione e Advisory board del Festival Patrizio Bianchi, cui si è aggiunto quello in videocall di Francesco Rossi Salvemini, consigliere economico della Commissione europea.

“Cambiare la narrazione del nostro Sud, che è oramai il primo fra i Sud del mondo, non vuol dire tuttavia inventarne una nuova ma documentare ciò che sta accadendo – continua Napoletano -, ne sono un esempio la sua misurabile crescita industriale, il proliferare di piccole e medie imprese, un numero di startup paragonabile al Nord. Ma quanti italiani sanno che nel 2023 la città che ha avuto la maggiore crescita dell’export manifatturiero è Napoli?”.

Feuromed 2024, il Festival Euromediterraneo dell’Economia, si svolgerà a Napoli il 18, 19 e 20 aprile, nell’aula magna del Centro congressi dell’Università Federico II. L’iniziativa è promossa da Il Quotidiano del Sud – L’altra voce dell’Italia e dall’Università degli studi di Napoli Federico II in collaborazione con il Parlamento Europeo, la Commissione Europea e la BEI e con il patrocinio del Comune di Napoli.

Attesi al Festival il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Previsti anche gli interventi dell’Alto Rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri, Josep Borrell, e del Rappresentante speciale dell’Unione europea per il Golfo Persico, Luigi Di Maio.

Tra gli ospiti anche Ignazio Visco, già governatore della Banca d’Italia, Dario Scannapieco, ad di Cassa Depositi e Prestiti, Luigi Ferraris, ad Ferrovie dello Stato, Pietro Salini, ad Webuild, Paolo Scaroni, presidente Enel, Claudio Descalzi, ad Eni, Fabrizio Palermo, ad di Acea. Previsto anche un confronto al quale parteciperanno la vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno, il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra e i presidenti della Sicilia, Renato Schifani, della Sardegna, Alessandra Todde, della Calabria, Roberto Occhiuto, della Puglia, Michele Emiliano, e dell’Abruzzo, Marco Marsilio.

“Con la Carta di Napoli sancita lo scorso anno – ha aggiunto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi – la nostra città si configura come capitale del Mediterraneo, polo di rilevanza economica, politica e sociale e a supporto della promozione della pace nell’intera area del bacino. Il mare, con il quale la città ha intrecciato la sua storia e la sua cultura, rappresenta oggi un catalizzatore di sviluppo economico e di crescita infrastrutturale nella sfida della transizione energetica”.

“Abbiamo bisogno di giovani, giovani mediterranei in grado di capire cosa vuol dire lavorare anche dall’altra parte sulle altre sponde del Mediterraneo, lavorare con gli altri paesi, lavorare per la pace, perché questo è il tema. Feuromed, in realtà, è una grande iniziativa per la pace che sta crescendo anno per anno. Ed è una iniziativa ancora più importante perché parliamo di opportunità per il futuro dei nostri ragazzi”. Ha detto il rettore della Federico II Matteo Lorito in conferenza stampa. “Questo è un anno difficile, un anno complicato, lo sappiamo tutti, lo vediamo tutti, ma – ha aggiunto Lorito – proprio in questa fase bisogna raccontare al mondo come, mettendosi insieme e formando i ragazzi, si guarda alla cultura, si guarda alla cultura comune e si guarda avanti verso le opportunità di lavoro”.