Caldoro: Liquidazione Bagnolifutura? Il fallimento della politica territoriale

92

Sono molto, molto, molto preoccupato”. Lo dice il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro in relazione alla prossima messa in liquidazione della società di trasformazione urbana Bagnolifutura di cui Sono molto, molto, molto preoccupato”. Lo dice il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro in relazione alla prossima messa in liquidazione della società di trasformazione urbana Bagnolifutura di cui si discute in queste ore. Caldoro, a margine di un convegno sull’acqua organizzato dalla Uil Campania, spiega che ”il fallimento della società, benchè messa in liquidazione, è un grave colpo al fatto che si possa ragionare con velocità sul destino dell’area”. Secondo il presidente della Regione, è necessario “un totale cambiamento della politica su Bagnoli. C’è – spiega – bisogno di motivare gli investimenti che devono essere convenienti altrimenti non si realizzerà mai nulla”. Caldoro, evidenziando che il problema non è costituito dalla decisione della Regione, assunta un anno fa, di uscire dalla partecipata, sottolinea che ”bisogna aprire alle condizioni possibili di sviluppo sostenibile e non avere ipocrisie tali che si dica no a nuove volumetrie edilizie che – afferma – sono essenziali per le aree di sviluppo”. Una situazione, quella attuale, che secondo Caldoro è ”il segnale del fallimento della politica di interventi, della politica dei no, della politica che ha voluto fare in quel territorio ciò che nessuno vuole fare”. Decisioni e progetti che non hanno convinto possibili investitori e che – secondo il leader di Palazzo Santa Lucia – sono anche alla base della mancata bonifica completa dell’area perché, dice Caldoro – ”se c’è la volontà e ci sono gli investimenti, si fa bene tutto anche la bonifica, mentre se non c’è l’interesse e lo sviluppo allora si fa male qualsiasi cosa. Bagnoli – aggiunge Caldoro – è il fallimento della politica territoriale che va completamente ripensata”. Una delle strade percorribili, secondo il presidente della Regione, è “copiare” quanto fatto in Europa in aree simili. “Quando non si è in grado di fare – conclude – bisogna fare un bagno di umiltà e copiare”.