Caldoro: Abbiamo tenuto nonostante la crisi, giù il debito sanitario senza aiuti straordinari

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Una certificazione della “sostanziale tenuta della Campania”. Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, valuta così la tripla B del rating confermato alla Campania da Standard and Poor’s e dice: ”Il dato essenziale è che ci sono miglioramenti, pur in contesto Una certificazione della “sostanziale tenuta della Campania”. Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, valuta così la tripla B del rating confermato alla Campania da Standard and Poor’s e dice: ”Il dato essenziale è che ci sono miglioramenti, pur in contesto generale, quello italiano, di peggioramento”. Sì, ammette, ”ci sono ancora preoccupazioni” da parte della società di rating, ma ”sono legate, come hanno loro stesso spiegato, alle vecchie pratiche sottostandard”. Tuttavia ”sono sono in miglioramento anche quelle”. A parlare e confortare ”sono i numeri: quelli della sanità e, per la prima volta, il chiaro riferimento al debito non sanitario”. Risultati ”ottenuti con olio di gomito, lavorando in silenzio, portando fatti e non parole e chiacchiere come ammortizzatori, senza chiedere leggi speciali nè un euro non dovuto al Governo”. Niente aiuti straordinari – ”Nessun aiuto straordinario – afferma il governatore – e, vista la situazione nazionale, probabilmente non ce l’avrebbero dato”. ”Abbiamo fatto tutto con le nostre forze, chiedendo monitoraggio e controllo, senza paura di aprire le porte, al Governo con Mef – sottolinea – Abbiamo dato collaborazione fuori da ogni logica di sostegno, tutto quello che abbiamo fatto ce lo ripaghiamo”. Nei dettagli, Caldoro spiega che ”il pezzo importante” dell’analisi di Standard and Poor’s ”sono i 3 miliardi di riduzione del debito verso i fornitori della sanita’ e la riduzione dell’indebitamento complessivo”. Avere liquidità ”per noi significa pagare le imprese così che il sistema mantiene i livelli occupazionali, non ha sofferenze, in più ha liquidita’ anche per le esposizioni bancarie e così diventa più competitivo”. Tanta strada da fare – Non nasconde che ”ci sono ancora problemi e tanta strada da fare, ma la Regione recupera terreno, si allinea al rating nazionale e non è più una ‘Regione canaglia”’. Così ”siamo più forti per quello che ci spetta a partire dalla sanità perchè avere 70 euro in meno pro capite sulla sanità è ingiusto, un prezzo alto che campani stanno pagando da troppo tempo”. Si diventa anche ”più credibili” per quanto riguarda i fondi strutturali: ”Abbiamo recuperato la capacità di cassa, definita dalla società di rating neutra, ma prima era negativa. Ora siamo in procedura di accelerazione delle spesa, con 2 miliardi in over booking”. L’auspicio di Caldoro è che nei prossimi mesi ”si possano recuperare quelle previsioni negative sul Sud e quindi sulla Campania sull’ipotesi di crescita, stimante attorno all’1% in Italia e al Sud anche di meno”. ”Speriamo in uno choc forte con l’immissione di liquidità – conclude – Basti considerate che solo dal Dl 35 arrivano 3 miliardi di liquidità e sono 3 punti di Pil posti si lavoro in più servizi migliori”.