Calcio: troppe partite, Leghe e sindacati presentano denuncia legale contro la Fifa

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La disputa sulla congestione delle partite di calcio è destinata ad intensificarsi, poiché leghe e sindacati presentano una denuncia legale contro la Fifa presso la Commissione europea. Il gruppo, che include la Premier League tramite la sua appartenenza al collettivo European Leagues, sostiene che l’organismo di governo mondiale del calcio ha abusato di una posizione dominante ai sensi della legge europea sulla concorrenza. Affermano che la Fifa non ha consultato adeguatamente il nuovo calendario prima che fosse annunciato a marzo dell’anno scorso e che di conseguenza il programma è andato «oltre la saturazione». L’introduzione di una Coppa del mondo per club da 32 squadre ogni quattro anni è stata vista come il punto di svolta, ma il problema più grande, affermano, e la condotta generale della Fifa su questo tema, sostenendo che ha favorito i propri interessi commerciali che a loro volta hanno «danneggiato gli interessi economici delle leghe nazionali e il benessere dei giocatori». Le fonti della lega indicano la recente richiesta del Manchester City di posticipare le partite nazionali all’inizio della prossima stagione per consentire più tempo di recupero dopo la Coppa del mondo per club come un ottimo esempio di come questa nuova competizione avrà un impatto sul programma e sulla qualità della propria. La Premier League può indicare il fatto che è una competizione da 20 squadre da quasi 30 anni e che la congestione delle partite nel gioco del club è il risultato dell’espansione a livello internazionale da parte della Uefa e ora della Fifa che insiste sul fatto che il calendario annunciato al suo Congresso del 2023 in Ruanda è stato il risultato di un’ampia consultazione e che è pienamente nel suo diritto di stabilire i parametri delle proprie competizioni come la Coppa del mondo per club a condizione che rientrino nel quadro del calendario concordato.Le leghe sono state anche accusate di «ipocrisia» dalla Fifa, che afferma che queste leghe «preferiscono un calendario pieno di amichevoli e tour estivi» come la Summer Series della Premier League. Anche la FIFPRO Europe, il ramo continentale del sindacato mondiale dei giocatori FIFPRO, fa parte dell’azione. Ci sono già stati diversi casi in cui i giocatori hanno parlato apertamente delle richieste del calendario, con il centrocampista del Manchester City Rodri che ha detto che i giocatori erano «vicini» allo sciopero per la questione, poco prima di subito un infortunio che ha messo bene alla stagione. Il presidente della Uefa Aleksander Ceferin, che ha supervisionato l’espansione delle competizioni europee per club, ha detto giovedì che il calendario aveva «raggiunto il suo limite», ma ha aggiunto alla Bbc: «Chi si lamenta? Quelli che guadagnano gli stipendi più alti e quelle squadre con una rosa di 25 giocatori di alto livello. Quelli con stipendi più bassi e appena 11 giocatori non si lamentano. Amano giocare». La presentazione del reclamo legale segna la terza settimana consecutiva in cui un caso di diritto della concorrenza ha fatto notizia nel calcio. Il 4 ottobre la Corte di giustizia europea ha stabilito che alcune delle regole di trasferimento della Fifa violavano la legge sulla concorrenza e la libertà di movimento nel caso dell’ex centrocampista di Arsenal, Chelsea e Portsmouth, Lassana Diarra. Lunedì scorso le regole sulle transazioni tra parti associate (APT) della Premier League sono state ritenute illegittime sotto certi aspetti da un collegio arbitrale dopo che il Manchester City ha presentato un ricorso.