Borse iniziano l’ottava in positivo, Wall Street resta chiusa

38

 

Il punto. Le principali Borse europee si muovono in territorio positivo stamani. Il Ftse Mib di Milano segna +0.22%, il Dax30 di Francoforte +0.52%, il Cac40 di Parigi +0.22%, e l’Ibex35 di Madrid +0.36%. Poco sotto la parità soltanto il Ftse100 di Londra che segna -0.05%
Mercato azionario giapponese poco mosso, il Nikkei 225 ha chiuso a +0,09%. Positive, invece, Borse cinesi: l’indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen ha terminato a +1,46%, l’indice Hang Seng della borsa di Hong Kong al momento a +0,47%.
Le chiusure dei principali indici della seduta precedente a Wall Street: S&P 500 +0,17%, Nasdaq Composite +0,41%, Dow Jones Industrial +0,02%. 
Oggi i mercati azionari USA resteranno chiusi per festività (Washington’s Birthday).

Borse asiatiche

Avvio d’ottava positivo per l’Asia. Tokyo ha azzerato le perdite iniziali e chiuso con il Nikkei 225 allo 0,09%. Fa appena meglio l’indice più ampio Topix che guadagna lo 0,16%. La bosa nipponica ringrazia lo yen che si è deprezzato dello 0,20% nei confronti del dollaro dopo avere guadagnato l’1,30% nelle tre precedenti sedute. 
La piazza di Tokyo sconta i dati sulla bilancia commerciale che vedono l’export del Giappone crescere dell’1,3% annuo in gennaio: si tratta del secondo mese consecutivo di progresso ma il dato è ampiamente inferiore al 4,3% del consensus del Wall Street Journal. Le importazioni sono invece cresciute dell’8,5% annuo dopo il declino del 2,6% di dicembre nel primo incremento in 25 mesi.

Tra i singoli titoli, Bridgestone va in rally (la seduta si chiude con un balzo del 5,42% sui massimi dal novembre 2015) dopo che venerdì il produttore di pneumatici ha annunciato l’avvio di un piano di riacquisto di azioni proprie per 150 miliardi di yen (1,25 miliardi di euro) in quello che è il più ampio buyback dal 2000, nonostante il 2016 si sia chiuso per il gruppo con il primo declino dell’utile operativo in sette anni. Seduta in positivo anche per Seoul, con il Kospi che guadagna lo 0,18% al termine degli scambi.

Complessivamente, si è detto, la seduta è positiva per i mercati della regione, come confermato dal guadagno limitato allo 0,10% per l’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, che torna però a muoversi sui massimi dal luglio 2015. Dopo un venerdì particolarmente negativo, le piazze cinesi sono invece in significativo progresso su aspettative di una ripresa dell’economia di Pechino. Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 hanno infatti guadagnato l’1,18% e l’1,46% rispettivamente. Più moderato l’apprezzamento dello Shenzhen Composite che segna comunque un progresso dello 0,87% in chiusura.

L’Hang Seng di Hong Kong si avvia a chiudere con un guadagno dello 0,60%.
In controtendenza invece Sydney in una seduta negativa soprattutto per i titoli legati alle materie prime ed è dello 0,18% il declino dell’S&P ASX 200.

Borsa Usa

La Borsa di New York ha chiuso l’ultima seduta della settimana in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,02%, l’S&P 500 lo 0,17% e il Nasdaq Composite lo 0,41%. 

I dati macro

Usa: crescono l’attività economica
Il Conference Board ha comunicato che, nel mese di gennaio, l’Indice Anticipatore (Leading Indicator), che misura l’andamento dell’attività economica statunitense nei prossimi 6-12 mesi, è cresciuto dello 0,6% su base mensile, risultando superiore alle stime degli economisti pari allo 0,5%. A dicembre l’indice era cresciuto dello 0,5%.

Germania: sale in gennaio l’Indice dei Prezzi Produzione

In Germania l’Ufficio di Statistica Destatis ha comunicato che nel mese di gennaio l’Indice dei Prezzi alla Produzione è cresciuto dello 0,7% su base mensile a fronte di un incremento atteso dello 0,3% e dello 0,4% a dicembre. Su base annuale il PPI è cresciuto del 2,4%.

Gran Bretagna: prezzi delle case crescono del 2,3%
Secondo il più recente sondaggio realizzato da Rightmove, sito specializzato sul settore immobiliare, in febbraio i prezzi medi delle case sono cresciuti del 2,0% mensile in Gran Bretagna, sostanzialmente in linea con le attese e contro l’incremento dello 0,4% di gennaio. Su base annuale l’incremento è stato del 2,3% in rallentamento rispetto al 3,2% del primo mese del 2016 e contro il 2,9% atteso dagli economisti.

Olanda: fiducia consumatori resta sui massimi da agosto 2007

Secondo quanto comunicato dal Centraal Bureau voor de Statistiek (Cbs, l’Ufficio centrale di statistica olandese), in febbraio l’indice della fiducia dei consumatori in Olanda è cresciuto a 14,0 punti dai 13,0 punti di gennaio (e dai 12,0 punti registrati nei tre mesi precedenti), restando sui massimi dall’agosto del 2007. Parallelamente il Cbs ha reso noto che la spesa dei consumatori è cresciuta in dicembre del 2,5% annuo, in rallentamento rispetto al 2,8% di novembre (2,7% in ottobre). Il dato prosegue comunque nell’espansione iniziata nell’ottobre 2014.
Giappone: deficit commerciale più ampio del previsto

Il ministero delle Finanze giapponese ha comunicato dati relativi alla bilancia commerciale per gennaio che segnano un deficit di 1.087 miliardi di yen, contro i 629,3 miliardi del consensus del Nikkei e il surplus di 641,4 miliardi registrato in dicembre (dopo quello di 150,8 miliardi di novembre). Le importazioni sono cresciute dell’8,5% annuo dopo il declino del 2,6% di dicembre (e quello dell’8,8% di novembre). Si tratta del primo incremento in 25 mesi e il dato si confronta con il 4,8% atteso dagli economisti. L’export è invece cresciuto per il secondo mese consecutivo con un progresso dell’1,3% in rallentamento rispetto al 5,4% di dicembre (in novembre era calato dello 0,4%) e contro il 4,3% del consensus del Wall Street Journal.

Thailandia: nel quarto trimestre Pil rallenta al 3,0% annuo

Cresce meno del previsto l’economia della Thailandia. Il Pil del Paese del Sud-Est asiatico, secondo quanto comunicato dal National Economic and Social Development Board (Nesdb), è infatti salito del 3,0% nel quarto trimestre, in linea con le attese ma in rallentamento rispetto al 3,2% del periodo precedente (e al 3,5% del secondo trimestre). Su base sequenziale, però, l’incremento è stato dello 0,4% contro lo 0,6% del consensus di Reuters e invariato rispetto al terzo trimestre (quest’ultimo dato è stato rivisto al ribasso dallo 0,6%). Nel 2016 il Pil thailandese è cresciuto del 3,2% contro il 2,9% del 2015 e il Nesdb ha confermato la stima d’incremento del 3-4% per quest’anno.

Corea del Sud: prezzi produzione crescono del 3,7% annuo

Secondo quanto comunicato dalla Bank of Korea, nel mese di gennaio i prezzi alla produzione sono cresciuti in Corea del Sud dell’1,3% mensile contro lo 0,8% di dicembre. Su base annuale l’incremento è stato del 3,7% in netta accelerazione rispetto all’1,8% registrato nell’ultimo mese del 2016.

Il calendario di oggi
Lunedì 20 Febbraio 2017

USA Mercati chiusi per festività (Washington’s Birthday);

00:50 GIA Bilancia commerciale gen;

08:00 GER Indice prezzi alla produzione gen;

12:00 GB Indice CBI tendenza ordini industriali feb;

16:00 EUR Indice fiducia consumatori flash feb.