Borse europee poco mosse in attesa della Bce

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A cura di Antonio Arricale Le principali Borse europee hanno aperto al seduta poco mosse in attesa della Bce. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,14%, il Cac40 di Parigi lo 0,26%, A cura di Antonio Arricale Le principali Borse europee hanno aperto al seduta poco mosse in attesa della Bce. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,14%, il Cac40 di Parigi lo 0,26%, il Ftse100 di Londra lo 0,24%. Sotto la parità l’Ibex35 di Madrid (-0,1%). Ingenico +8%. Lo specialista dei sistemi per le transazioni finanziarie ha annunciato di aver avviato trattative in esclusiva per l’acquisto di Global Collect per un valore d’impresa di 820 milioni di euro. Nokia +0,8%. Il gruppo finlandese ha annunciato l’acquisto di Sac Wireless, società americana attiva nelle infrastrutture di rete. AstraZeneca -0,5%. Jp Morgan ha riavviato la copertura sul titolo del gruppo biotech con rating underweight. Volkswagen -0,5%. Secondo indiscrezioni la casa di Wolfsburg lancerà un’Opa su Paccar, produttore Usa di camion. Mercati asiatici Borsa di Tokyo: prevale la cautela in attesa dei dati sull’occupazione Usa Flessione dello 0,14% questa mattina per il Nikkei che ha chiuso a 15346 punti, debole anche il Topix che ha terminato la seduta a 1278,59 punti (-0,17%). Sul versante macroeconomico, si segnala il terzo mese consecutivo di contrazione in Giappone per il purchasing manufacturers’ index, Pmi, stilato da Markit. Il dato si è infatti attestato a 49,0 da 49,3 in maggio. La ripresa dell’attività manifatturiera ha però spinto l’indice composito dell’output fuori dalla contrazione, fermandosi comunque in giugno a 50,0 punti che indicano stagnazione, in ripresa da 49,2 di maggio. Il dato mensile sul purchasing managers index (Pmi) nel settore dei servizi stilato da Hsbc segna un’accelerata dell’economia cinese e il livello massimo negli ultimi 15 mesi. In giugno, infatti, il dato si è attestato a 53,1 punti contro i 50,7 punti di maggio e dai 51,4 punti di aprile, restando solidamente sopra la soglia di 50 punti che separa crescita da contrazione. Un balzo che spinge la crescita del Pmi Composite a 52,4 punti da 50,2 di maggio. Per una volta l’indicazione più ribassista arriva direttamente da Pechino. Se infatti l’indice Pmi dei servizi in Cina stilato da Markit ha segnato in giugno un balzo ai massimi di 15 mesi, quello diffuso dall’Ufficio nazionale di statistica segna una flessione, pur restando abbondantemente sopra la soglia di 50 punti che separa crescita da contrazione. Lo scorso mese, infatti, l’indice è calato a 55,0 punti da 55,5 di maggio, livello massimo degli ultimi sei mesi. Sul fronte societario spicca il rialzo di Pioneer (+7,08%). Pausa di riflessione per i titoli esportatori, dopo il rally degli ultimi giorni, con Toyota che arretra dello 0,4%, Honda dello 0,56% e Sony dell’1,45%. Passo indietro anche per i bancari, con Mitsubishi UFJ Financial in calo dello 0,94%, Sumitomo Mitsui Financial Group dello 0,65% e Mizuho Financial Group dello 0,96%. In luce Toshiba che ha sovraperformato il mercato, con un rialzo del 2,54% dopo la notizia riportata sul quotidiano Nikkei secondo cui la controllata Usa Westinghouse Electric è giunta alle trattative finali con Bulgarian Energy Holding per un reattore. In denaro anche Mitsumi Electric (+5,51%) dopo che Goldman Sachs ne ha alzato il suo rating. Poco sotto il riferimento anche le principali piazze asiatiche: Seoul ha terminato la seduta in calo dello 0,21%, a Hong Kong l’Hang Seng è in flessione dello 0,10%. Moderato rialzo per la borsa di Shanghai con l’indice che segna un progresso dello 0,10%. Borsa Usa Seduta mista a Wall Street, in attesa della conferma della ripresa economica dai dati sul lavoro Seduta a due velocità, ma al limite della parità, a New York per i principali indici, con l’incoraggiante lettura sull’occupazione nel settore privato che non è stata sufficiente a spingere gli acquisti in vista dei più attesi dati sul lavoro di giovedì. Secondo Adp in giugno sono stati aggiunti 281.000 nuovi impieghi nel settore privato, contro i 200.000 previsti dagli economisti e i 179.000 di maggio. A smorzare gli entusiasmi anche il dato sugli ordinativi industriali nel mese di maggio, diffuso dallo U.S. Department of Commerce, che segna una flessione dello 0,5% dopo l’incremento dello 0,8% di aprile e contro il -0,3% del consensus. In ogni caso il Dow Jones Industrial nell’intraday si è avv icinato sempre di più alla soglia di 17.000 punti (manca lo 0,2% pari a 15 punti), grazie anche alla spinta di Ibm +1,09 e Pfizer +0,96% (migliori performer di giornata dell’indice delle blue chip), mentre nella seduta l’S&P 500 è arrivato all’1,5% dalla sua barriera psicologica di 2.000 punti. Il settore delle utility è stato il peggiore dei sottoindici dell’S&P, registrando il peggior calo di giornata da maggio, -2%, con i trader convinti che la ripresa dell’economia evidenziata dai dati macro comporterà una crescita dei tassi. Le utility sono invece considerate titoli vincenti in presenza di bassi tassi. Il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato 20,17 punti, pari allo 0,12%, a 16.976,24 punti. L’S&P 500 è salito di 1,3 punti, +0,07%, a 1.974,62 punti. Il Nasdaq Composite ha invece perso 0,92 punti, -0,02%, a 4.457,73 punti. Tra i singoli titoli, Constellation Brands +2,3 4% ha trainato al rialzo l’S&P 500 dopo aver presentato risultati trimestrali migliori delle attese. In ambito tecnologico, Google -0,12% scivola leggermente sull’acquisizione dei servizi di streaming musicale Songza. GoPro -13,85% corregge decisamente dopo il rally che ha caratterizzato le prime sedute a Wall Street del produttore di fotocamere indossabili dall’Ipo di settimana scorsa. Bene Yahoo! +1,50% con Jefferies che ha avviato la copertura del titolo con raccomandazione buy. Sul fronte bancario, anche Bank of America +1,50% trae vantaggio da un rating: Deutsche Bank ha migliorato il giudizio da hold a buy. Non bastano invece le rassicurazioni sulla salute del chief executive Jamie Dimon (che utilizzerà le ferie per sottoporsi alla chemioterapia necessaria per un tumore alla gola definito “curabile”) a Jp Morgan -1,04%. Italia Avvio di seduta in rialzo: spiccano Autogrill e Mediaset Avvio sopra la parità per i maggiori indici azionari italiani. Il Ftse Mib segna un rialzo dello 0,37% e il Ftse Italia All Share uno dello 0,39 per cento. Sopra il riferimento anche il Ftse Italia Mid Cap (+0,62%). Nel paniere principale di Milano spiccano stamane i recuperi di Autogrill che guadagna il 2,62% e si porta a 6,86 euro dopo i ribassi che, a partire dall’inizio di aprile, hanno appesantito i prezzi. Guadagna terreno in Borsa anche il titolo Telecom Italia che segna un rialzo del 2,8% a quota 0,921 euro. Il presidente del gruppo Giuseppe Recchi ha ribadito in una recente intervista che la compagnia telefonica va considerata a tutti gli effetti una public company visto il peso dei soci istituzionali e che non sono previsti aumenti di capitale o conversione delle risparmio. Il gruppo Telefonica rimane comunque un socio di peso del gruppo e anche le evoluzioni sul mercato spagnolo potrebbero indirettamente influenzare i corsi di Telecom Italia. Al riguardo va evidenziato stamane il balzo di Mediaset, che segna un rialzo del 2,49% a quota 3,70 euro. Secondo quanto riportato dall’agenzia Radiocor, sarebbe già nella fase finale di redazione, in vista della scadenza di domani, un accordo tra la stessa Mediaset e Telefonica per la cessione a quest’ultima della quota del 22% di Digital+ in cambio dei 355 milioni offerti dalla società. Questo porterebbe Telefonica al controllo totale del colosso della pay tv spagnola Digital+, ma Mediaset otterrebbe finanziamenti importanti e avrebbe anche raggiunto un accordo per la fornitura commerciale di contenuti alla stessa Digital+. Domani dovrebbe arrivare la decisione finale. Molto bene stamane anche Fiat, che guadagna il 2,14% e si porta a 7,645 euro. La società ha annunciato per il prossimo primo di agosto l’assemblea straordinaria di Fiat per l’approvazione della fusione con Chrysler. I soci delibereranno in quella sede il trasferimento della sede legale del gruppo in Olanda. Il diritto di recesso per gli azionisti che non condividessero le nuove strategie è stato posto a 7,727 euro, è stata però posta in questo una soglia massima all’esborso eventuale che non potrà superare i 500 milioni di euro circa. Oggi debuttava in Borsa il titolo Fincantieri che durante i primi scambi a Piazza Affari registra un timido rialzo dello 0,06% a quota 78,05 centesimi. Nel frattempo corre ancora la matricola Fineco, che balza del 3,55% a quota 4,142 euro dopo un massimo intraday a 4,15 euro.


I dati macro attesi oggi Giovedì 3 Luglio 2014 03:45 CN CNY Servizi PMI HSBC Cina (giu); 09:13 EUR Spagna Indice PMI servizi (giu); 09:45 EUR Indice PMI servizi (giu); 09:50 EUR Francia, Indice PMI servizi (giu); 09:55 EUR Germania, Indice PMI del terziario (giu); 10:00 EUR Indice PMI settore terziario (giu); 10:30 GBP Indice PMI del terziario (giu); 11:00 EUR Vendite al dettaglio; 13:45 EUR Decisione della BCE sui tassi d’interesse (lug 3); 14:30 USD Bilancia commerciale ( mag); 14:30 EUR Conferenza stampa ECB; 14:30 USD Nuove richieste di sussidio alla disoccupazione (giu 27); 14:30 USD Salari dei lavoratori non agricoli (giu); 14:30 US USD Salario orario medio (m/m) (giu); 14:30 US USD Tasso di disoccupazione (giu); 16:00 US USD Indice ISM non manifatturiero (giu).