Borse: Europa, mattinata all’insegna della volatilità, ma argina il crollo. Milano -0,2% a meta’ seduta

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Foto di Ahmad Ardity da Pixabay

Le Borse europee si allontanano dai guadagni dell’avvio e, dopo una mattinata all’insegna della volatilita’, si muovono attorno alla parita’ a meta seduta, con i timori di una recessione dell’economia statunitense. Il Ftse Mib di Milano viaggia in perdita dello 0,2%, Parigi dello 0,2% e Madrid dello 0,4%, mentre sono sulla soglia della parita’ Francoforte (+0,07%) e Londra (+0,05%). Tengono in positivo i future a Wall Street, pur frenando dalle battute iniziali, e indicano ora un’apertura in rialzo di circa mezzo punto percentuale, mentre gli operatori valutano le probabilita’ di un intervento di emergenza della Fed sui tassi d’interesse per cominciare ad allentare la stretta monetaria e scongiurare una recessione che si teme possa dilagare nel resto del mondo. A Piazza Affari, prosegue il rally di Banca Mps (+7,7%), che ha presentato i conti semestrali e l’aggiornamento del piano industriale questa mattina. Per il resto, viaggia contrastato il comparto bancario con Banco Bpm che resiste in rialzo (+1%) e Banca Popolare di Sondrio sulla parita’ (+0,08%), entrambe attese alla prova dei conti, mentre le vendite si concentrano su Bper (-0,6%), Fineco (-0,8%) e Intesa Sanpaolo (-0,7%). Debole anche Banca Mediolanum (-0,15%) nonostante abbia registrato a luglio una raccolta netta totale pari a 674 milioni, con un saldo da inizio anno pari a 6,34 miliardi, e una raccolta netta in risparmio gestito pari a 1 miliardo, rispetto a 680 milioni a giugno che, come sottolinea l’ad Massimo Doris, rappresenta il ‘miglior risultato di sempre’. Ben comprate anche Nexi (+2,6%), Iveco (+1,8%), Tim (+1,4%) e Saipem (+0,9%) che, secondo il Sole 24 Ore, e’ vicina ad aggiudicarsi due possibili contratti da Saudi Aramco per 1 miliardo di dollari, e grazie anche alla conferma del rating BB+ da parte di S&P, con outlook stabile. Sul fronte opposto, accusano i cali maggiori Ferrari (-1,8%) e Brunello Cucinelli (-1,3%).

Sale ancora il prezzo dell’oro, che si attesta a 2414,13 dollari l’oncia, da 2410,235 alla chiusura precedente. In lieve aumento il prezzo petrolio, con il Brent ottobre a 76,6 dollari al barile (+0,4%), e il Wti Settembre (+0,5%) a 73,3 dollari. Amplia i rialzi il prezzo del gas naturale a 36,27 euro al mwh (+2%). Il Bitcoin guadagna il 7,62% a 55.260,4 dollari, dopo i forti cali della vigilia. Sul fronte dei cambi, l’euro perde forza nei confronti del biglietto verde, attestandosi a 1,091 dollari. Poco mosso il cross euro/yen a 158,17, mentre il cambio dollaro/yen si attesta a 144,96.