Borsa: trattative per fusione Londra-Francoforte

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Sono in corso trattative tra la Borsa di Londra e quella di Francoforte per “una potenziale fusione”. Lo afferma il London Stock Exchange (Lse), del cui gruppo fa parte anche Borsa Italiana, secondo quanto riferisce Bloomberg. Gli azionisti della Borsa di Londra avrebbero il 45,6% del nuovo gruppo mentre quelli della Borsa di Francoforte (Deutsche Boerse) il 54,4%.

Deutsche Boerse guadagna circa l’8% a Francoforte mentre sul listino londinese Lse avanza di circa il 18%, dopo la notizia di una potenziale fusione tra i due gruppi.

 Europa peggiora, Milano -0,4%, Francoforte -1% – Peggiorano di nuovo le Borse europee, frenate dai futures Usa in calo, in linea con le attese su alcuni dati macro, tra cui la fiducia dei consumatori. La peggiore è Francoforte (-1%), mentre Madrid (-0,35%) e Milano (-0,48%) riescono a far meglio di Londra (-0,8%) e Parigi (-0,6%). Le vendite continuano a penalizzare il settore delle materie prime, legato all’andamento dell’economia cinese, con Bhp (-5,08%) sotto pressione il primo calo dell’utile degli ultimi 15 anni. Giù anche Anglo American (-4,11%) e Antofagasta (-4,15%). Effetto conti a Londra per il colosso bancario Standard Chartered (-6,09%), il cui A.d Bill Winters afferma che la Banca non risentirebbe più di tanto di una possibile uscita della Gran Bretagna dalla Ue. Sugli scudi invece il petrolifero Wood Group (+4,5%), spinto dai conti, mentre il calo del greggio penalizza Bp (-2,68%) e Statoil (-2,17%). Deboli gli automobilistici Bmw, Daimler e Volkswagen (-1,5% tutti e 3) insieme ad Fca (-1,35%).

Germania: Ifo cala a 105,7 punti, peggio delle attese – Calo oltre le attese per l’indice tedesco Ifo, che misura la fiducia delle imprese nazionali, a 105,7. Il mese precedente era a 107,3 punti, mentre il mercato si attendeva un calo a quota 106,8.

Spread Btp apre poco mosso a 134,3 punti – Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco a dieci anni apre poco mosso a 134,3 punti sugli stessi livelli della chiusura di ieri sera con un rendimento all’1,53%.

Asia debole, pesa rialzo yen e svalutazione sterlina – Seduta di ripensamenti per le Borse di Asia e Pacifico, dopo dopo il rally globale della vigilia. Segno meno per Tokyo (-0,37%), Shanghai (-1,04%), Seul (-0,11%) e Sidney (-0,43%). In controtendenza solo Taiwan (+0,1%), ancora aperte Mumbai (-1,08%) e Hong Kong (-0,09%). Sui listini orientali ha pesato oggi il rialzo dello yen e la contemporanea svalutazione della sterlina, su timori di una possibile uscita del Regno Unito dalla Ue, e dello yuan, dopo che la Banca centrale cinese ha abbassato il proprio tasso giornaliero di riferimento ai minimi delle ultime 6 settimane, a seguito di dati sul settore manifatturiero ancora in calo. Passi indietro anche sul fronte del prezzo del petrolio e delle varie materie prime. Negativi i futures sull’Europa e su Wall Street, nonostante alcuni dati migliori delle stime dalla Germania, dove però sono attesi gli indici Ifo alle 10, mentre dagli Usa è in arrivo una lunga serie di dati macro previsti in calo.
   

Sono in corso trattative tra la Borsa di Londra e quella di Francoforte per “una potenziale fusione”. Lo afferma il London Stock Exchange (Lse), del cui gruppo fa parte anche Borsa Italiana, secondo quanto riferisce Bloomberg. Gli azionisti della Borsa di Londra avrebbero il 45,6% del nuovo gruppo mentre quelli della Borsa di Francoforte (Deutsche Boerse) il 54,4%.

Deutsche Boerse guadagna circa l’8% a Francoforte mentre sul listino londinese Lse avanza di circa il 18%, dopo la notizia di una potenziale fusione tra i due gruppi.

 Europa peggiora, Milano -0,4%, Francoforte -1% – Peggiorano di nuovo le Borse europee, frenate dai futures Usa in calo, in linea con le attese su alcuni dati macro, tra cui la fiducia dei consumatori. La peggiore è Francoforte (-1%), mentre Madrid (-0,35%) e Milano (-0,48%) riescono a far meglio di Londra (-0,8%) e Parigi (-0,6%). Le vendite continuano a penalizzare il settore delle materie prime, legato all’andamento dell’economia cinese, con Bhp (-5,08%) sotto pressione il primo calo dell’utile degli ultimi 15 anni. Giù anche Anglo American (-4,11%) e Antofagasta (-4,15%). Effetto conti a Londra per il colosso bancario Standard Chartered (-6,09%), il cui A.d Bill Winters afferma che la Banca non risentirebbe più di tanto di una possibile uscita della Gran Bretagna dalla Ue. Sugli scudi invece il petrolifero Wood Group (+4,5%), spinto dai conti, mentre il calo del greggio penalizza Bp (-2,68%) e Statoil (-2,17%). Deboli gli automobilistici Bmw, Daimler e Volkswagen (-1,5% tutti e 3) insieme ad Fca (-1,35%).

Germania: Ifo cala a 105,7 punti, peggio delle attese – Calo oltre le attese per l’indice tedesco Ifo, che misura la fiducia delle imprese nazionali, a 105,7. Il mese precedente era a 107,3 punti, mentre il mercato si attendeva un calo a quota 106,8.

Spread Btp apre poco mosso a 134,3 punti – Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco a dieci anni apre poco mosso a 134,3 punti sugli stessi livelli della chiusura di ieri sera con un rendimento all’1,53%.

Asia debole, pesa rialzo yen e svalutazione sterlina – Seduta di ripensamenti per le Borse di Asia e Pacifico, dopo dopo il rally globale della vigilia. Segno meno per Tokyo (-0,37%), Shanghai (-1,04%), Seul (-0,11%) e Sidney (-0,43%). In controtendenza solo Taiwan (+0,1%), ancora aperte Mumbai (-1,08%) e Hong Kong (-0,09%). Sui listini orientali ha pesato oggi il rialzo dello yen e la contemporanea svalutazione della sterlina, su timori di una possibile uscita del Regno Unito dalla Ue, e dello yuan, dopo che la Banca centrale cinese ha abbassato il proprio tasso giornaliero di riferimento ai minimi delle ultime 6 settimane, a seguito di dati sul settore manifatturiero ancora in calo. Passi indietro anche sul fronte del prezzo del petrolio e delle varie materie prime. Negativi i futures sull’Europa e su Wall Street, nonostante alcuni dati migliori delle stime dalla Germania, dove però sono attesi gli indici Ifo alle 10, mentre dagli Usa è in arrivo una lunga serie di dati macro previsti in calo.