Borsa: Piazza Affari accelera, vola Rcs +22%, Mediaset sull’ottovolante

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Accelera Piazza Affari dopo oltre un’ora e mezza (Ftse Mib +0,82% a 17.648 punti), spinta da Banco Popolare (+7%) ed Mps (+7,65%), insieme a Unicredit (+5,08%), Bpm (+5,8%) e Intesa (+3,05%). Prosegue la corsa di Rcs (+22,2% a 0,55 euro) dopo l’offerta di Cairo (+1,61% a 4,8 euro), mentre frena Ferrari (-1,4%) dopo la raccomandazione ‘reduce’ di Kepler. Giù Telecom (-0,84%) ed Eni (-0,31%), torna a salire invece Mediaset (+0,57%), dopo l’accordo con Vivendi (+0,22% a Parigi).

Rcs: Cairo, non è Opa ostile,voglio tenere dentro soci – “La nostra e’ un’operazione di mercato, non un’Opa ostile: vogliamo tenere dentro i vecchi soci per beneficiare con me degli eventuali introiti di Rcs, una volta ristrutturata”. Lo ha detto Urbano Cairo, parlando a Radio Anch’io Sport-Radio1 dell’offerta pubblica di scambio tra le azioni di Cairo Communications e quelle di Rcs. “Abbiamo valutato Rcs 770 milioni, che scalati i 90 della vendita Rcs libri a Mondadori fanno quasi 700: il doppio di quanto capitalizza in borsa il gruppo Espresso”.

“Venerdi’ – ha spiegato Cairo – abbiamo fatto un comunicato sull’offerta pubblica di scambio: oggi fare previsioni su come finirà è difficile. Ma voglio dire che non è un’Opa per scalare ma un’ operazione di mercato: vogliamo tenere dentro i vecchi soci”. La valutazione di Rcs, ha aggiunto Cairo, è “di rilievo: se si vede il controvalore, sono 285 milioni, che aggiunti ai 487 milioni di debito del gruppo fanno quasi 770 milioni. Se togliamo i 90 milioni di Rcs libri, già ceduta a Mondadori, si arriva a quasi 700 milioni. Tenete conto che il gruppo l’Espresso, con Repubblica e una rete di giornali locali, capitalizza in Borsa 370 milioni, e senza debiti. A conti fatti, stiamo valutando Rcs quasi il doppio”.

Mediaset: azienda, da operazione Vivendi no grandi tagli costi – L’operazione con Vivendi non porterà “grandi tagli dei costi di ristrutturazione”, lo hanno precisato i vertici di Mediaset durante una conference call di ‘update’ con gli analisti dopo l’annuncio dell’accordo con il gruppo francese. Mediaset, riporta Bloomberg, continuerà con la disciplina nei costi.

Asia contrastata, Tokyo -0,44%, sprint Shanghai – Borse contrastate in Asia e Pacifico, con la Cina in rialzo dopo dati macroeconomici incoraggianti ed il resto dell’Area in lieve calo. Tokyo (-0,44%), Seul (-0,09%) e Sidney (-0,12%) non ce l’hanno fatta ad aprire la settimana con il segno positivo.

Il rialzo delle quotazioni del rame dovuto all’aumento della domanda in Cina, dove i prezzi alla produzione sono saliti, insieme al greggio, ormai a 40 dollari al barile hanno favorito Shanghai e Shenzhen.

Le Borse cinesi infatti terminano gli scambi con solidi guadagni: l’indice Composite di Shanghai chiude a +1,64%, a 3.033,96 punti, mentre quello di Shenzhen fa meglio e mette a segno un progresso dell’1,99%, a 1.952,48. Quanto ai dati macroeconomici, la Cina ha segnato a marzo una inflazione stabile al 2,3% su base annua, mentre i prezzi alla produzione sono scesi del 4,3%. Secondo i dati dell’Ufficio nazionale di statistica, i prezzi al consumo sono calati invece dello 0,4% nella rilevazione mensile.

Accelera Piazza Affari dopo oltre un’ora e mezza (Ftse Mib +0,82% a 17.648 punti), spinta da Banco Popolare (+7%) ed Mps (+7,65%), insieme a Unicredit (+5,08%), Bpm (+5,8%) e Intesa (+3,05%). Prosegue la corsa di Rcs (+22,2% a 0,55 euro) dopo l’offerta di Cairo (+1,61% a 4,8 euro), mentre frena Ferrari (-1,4%) dopo la raccomandazione ‘reduce’ di Kepler. Giù Telecom (-0,84%) ed Eni (-0,31%), torna a salire invece Mediaset (+0,57%), dopo l’accordo con Vivendi (+0,22% a Parigi).

Rcs: Cairo, non è Opa ostile,voglio tenere dentro soci – “La nostra e’ un’operazione di mercato, non un’Opa ostile: vogliamo tenere dentro i vecchi soci per beneficiare con me degli eventuali introiti di Rcs, una volta ristrutturata”. Lo ha detto Urbano Cairo, parlando a Radio Anch’io Sport-Radio1 dell’offerta pubblica di scambio tra le azioni di Cairo Communications e quelle di Rcs. “Abbiamo valutato Rcs 770 milioni, che scalati i 90 della vendita Rcs libri a Mondadori fanno quasi 700: il doppio di quanto capitalizza in borsa il gruppo Espresso”.

“Venerdi’ – ha spiegato Cairo – abbiamo fatto un comunicato sull’offerta pubblica di scambio: oggi fare previsioni su come finirà è difficile. Ma voglio dire che non è un’Opa per scalare ma un’ operazione di mercato: vogliamo tenere dentro i vecchi soci”. La valutazione di Rcs, ha aggiunto Cairo, è “di rilievo: se si vede il controvalore, sono 285 milioni, che aggiunti ai 487 milioni di debito del gruppo fanno quasi 770 milioni. Se togliamo i 90 milioni di Rcs libri, già ceduta a Mondadori, si arriva a quasi 700 milioni. Tenete conto che il gruppo l’Espresso, con Repubblica e una rete di giornali locali, capitalizza in Borsa 370 milioni, e senza debiti. A conti fatti, stiamo valutando Rcs quasi il doppio”.

Mediaset: azienda, da operazione Vivendi no grandi tagli costi – L’operazione con Vivendi non porterà “grandi tagli dei costi di ristrutturazione”, lo hanno precisato i vertici di Mediaset durante una conference call di ‘update’ con gli analisti dopo l’annuncio dell’accordo con il gruppo francese. Mediaset, riporta Bloomberg, continuerà con la disciplina nei costi.

Asia contrastata, Tokyo -0,44%, sprint Shanghai – Borse contrastate in Asia e Pacifico, con la Cina in rialzo dopo dati macroeconomici incoraggianti ed il resto dell’Area in lieve calo. Tokyo (-0,44%), Seul (-0,09%) e Sidney (-0,12%) non ce l’hanno fatta ad aprire la settimana con il segno positivo.

Il rialzo delle quotazioni del rame dovuto all’aumento della domanda in Cina, dove i prezzi alla produzione sono saliti, insieme al greggio, ormai a 40 dollari al barile hanno favorito Shanghai e Shenzhen.

Le Borse cinesi infatti terminano gli scambi con solidi guadagni: l’indice Composite di Shanghai chiude a +1,64%, a 3.033,96 punti, mentre quello di Shenzhen fa meglio e mette a segno un progresso dell’1,99%, a 1.952,48. Quanto ai dati macroeconomici, la Cina ha segnato a marzo una inflazione stabile al 2,3% su base annua, mentre i prezzi alla produzione sono scesi del 4,3%. Secondo i dati dell’Ufficio nazionale di statistica, i prezzi al consumo sono calati invece dello 0,4% nella rilevazione mensile.