Borsa: Milano conferma rialzo (+1,7), sempre in luce Fca,Eni

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Piazza Affari a metà giornata prosegue in buon rialzo: il Ftse Mib segna un +1,7% a 17.405 punti. Prosegue la corsa di Fca (+5,83%), Eni (+5,54%), Exor (+4,74%), Tenaris (+4,12%). La sensazione, viene spiegato da un operatore, è che sia un mercato in cui ormai prevalgono “rimbalzi in short covering” ossia di copertura a breve. Tra i titoli in testa anche Saipem (+3,10%): l’a.d Stefano Cao ha indicato il gruppo potrebbe anticipare la rielaborazione del piano strategico. Nel credito la migliore resta Intesa (+1,48%) mentre è in corso l’assemblea chiamata a dare il via libera allo statuto che introduce il monistico anglosassone. Senza grandi strappi Bpm (+1,14%) e Banco Popolare (+0,63%) mentre la fusione tarda. Cedente, nel paniere principale, poi Luxottica (-0,09%). Lo spread è a 133 punti base.

Petrolio resta sopra 33 dollari al barile – Si assesta sopra i 33 dollari al barile il pezzo del greggio Wti che ieri aveva registrato il più forte incremento settimanale dal mese di agosto arrivando a 33,07 dollari in chiusura. I contratti sul greggio Wti con scadenza ad aprile passano di mano a 33,06 dollari; il Brent scende a 35,29 centesimi al barile con un calo di 9 centesimi.

Asia chiude settimana in positivo, occhi su G20  – Borse di Asia e Pacifico in rialzo con il Governatore della Banca centrale cinese, Zhou Xiaochuan che ha rassicurato, con il G20 di scena a Shanghai, che l’istituto “non ricorrerà alla svalutazione competitiva per rilanciare l’export”. Tokyo chiude a +0,3%, con l’indice Nikkei che sale a 16.188,41 punti. In positivo anche la Borsa di Shanghai (+0,95%, a 2.767,21 punti) mentre quella di Shenzhen manca il rimbalzo nell’ultima parte della seduta, cedendo lo 0,12%. “I mercati di quest’anno sono stati guidati da Cina, petrolio e valute”, spiega a Blooomberg Masayuki Doshida, un analista del Rakuten Economic Research Institute. “Dovremmo vedere se scorte tentano un recupero oggi”, aggiunge. Anche i futures sull’Europa sono in positivo.

Piazza Affari a metà giornata prosegue in buon rialzo: il Ftse Mib segna un +1,7% a 17.405 punti. Prosegue la corsa di Fca (+5,83%), Eni (+5,54%), Exor (+4,74%), Tenaris (+4,12%). La sensazione, viene spiegato da un operatore, è che sia un mercato in cui ormai prevalgono “rimbalzi in short covering” ossia di copertura a breve. Tra i titoli in testa anche Saipem (+3,10%): l’a.d Stefano Cao ha indicato il gruppo potrebbe anticipare la rielaborazione del piano strategico. Nel credito la migliore resta Intesa (+1,48%) mentre è in corso l’assemblea chiamata a dare il via libera allo statuto che introduce il monistico anglosassone. Senza grandi strappi Bpm (+1,14%) e Banco Popolare (+0,63%) mentre la fusione tarda. Cedente, nel paniere principale, poi Luxottica (-0,09%). Lo spread è a 133 punti base.

Petrolio resta sopra 33 dollari al barile – Si assesta sopra i 33 dollari al barile il pezzo del greggio Wti che ieri aveva registrato il più forte incremento settimanale dal mese di agosto arrivando a 33,07 dollari in chiusura. I contratti sul greggio Wti con scadenza ad aprile passano di mano a 33,06 dollari; il Brent scende a 35,29 centesimi al barile con un calo di 9 centesimi.

Asia chiude settimana in positivo, occhi su G20  – Borse di Asia e Pacifico in rialzo con il Governatore della Banca centrale cinese, Zhou Xiaochuan che ha rassicurato, con il G20 di scena a Shanghai, che l’istituto “non ricorrerà alla svalutazione competitiva per rilanciare l’export”. Tokyo chiude a +0,3%, con l’indice Nikkei che sale a 16.188,41 punti. In positivo anche la Borsa di Shanghai (+0,95%, a 2.767,21 punti) mentre quella di Shenzhen manca il rimbalzo nell’ultima parte della seduta, cedendo lo 0,12%. “I mercati di quest’anno sono stati guidati da Cina, petrolio e valute”, spiega a Blooomberg Masayuki Doshida, un analista del Rakuten Economic Research Institute. “Dovremmo vedere se scorte tentano un recupero oggi”, aggiunge. Anche i futures sull’Europa sono in positivo.