Borsa: Milano allunga (+4,07%) ancora il passo

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Avvio di settimana in positivo per le Borse di Asia e Pacifico con il rimbalzo di Tokyo (+7,16%) nonostante il nuovo calo del Pil. Il Governo, tuttavia, indica che i fondamentali sono solidi. Mentre, dopo la pausa per il capodanno, viaggiano in negativo i listini cinesi: Shanghai cede lo 0,63% e Shenzhen un marginale 0,04 per cento. Gli investitori cinesi stanno “guardando ai mercati globali della scorsa settimana che sono stati molto volatili”, sottolinea a Bloomberg Ronald Wan, Ceo di Partners Capital International. Buona seduta invece per Hong Kong (+3%), Seul (+1,47%) e Sidney (+1,64%). Guardando all’Europa i future sono in positivo. Qualche spunto potrebbe arrivare dal discorso del presidente della Bce, Mario Draghi al Parlamento europeo. Mentre Wall Street sarà chiusa per il Presidents Day.

Piazza Affari allunga ancora il passo a metà giornata. Il Ftse Mib, ancora trainato dai bancari, guadagna il 4,07% a 17.184 punti. Sempre in luce Mps (+9,1%) e, a seguire, Unipol (+9,05%), Banco Popolare (+8,98%), Bper (+7,93%). Fuori dal paniere principale Carige guadagna il 10,93%. Ben comprate anche Unipol (+8,45%), Unicredit (+6,93%). Lo spread resta stabile sotto i 133 punti.

Cina: giù export a gennaio (-6,6%), import a -14,4% – Gli scambi commerciali segnano il passo a gennaio per la Cina registrando un tonfo dell’export del 6,6%, a 175 miliardi di dollari, a fronte di un import in un più marcato arretramento (-14,4%, a 114,2 miliardi). I dati diffusi dalle Dogane cinesi sono ulteriori segnali di debolezza dell’economia se confrontati, rispettivamente, con le flessioni dell’1,4% e del 7,6% avuti a dicembre.
   

Avvio di settimana in positivo per le Borse di Asia e Pacifico con il rimbalzo di Tokyo (+7,16%) nonostante il nuovo calo del Pil. Il Governo, tuttavia, indica che i fondamentali sono solidi. Mentre, dopo la pausa per il capodanno, viaggiano in negativo i listini cinesi: Shanghai cede lo 0,63% e Shenzhen un marginale 0,04 per cento. Gli investitori cinesi stanno “guardando ai mercati globali della scorsa settimana che sono stati molto volatili”, sottolinea a Bloomberg Ronald Wan, Ceo di Partners Capital International. Buona seduta invece per Hong Kong (+3%), Seul (+1,47%) e Sidney (+1,64%). Guardando all’Europa i future sono in positivo. Qualche spunto potrebbe arrivare dal discorso del presidente della Bce, Mario Draghi al Parlamento europeo. Mentre Wall Street sarà chiusa per il Presidents Day.

Piazza Affari allunga ancora il passo a metà giornata. Il Ftse Mib, ancora trainato dai bancari, guadagna il 4,07% a 17.184 punti. Sempre in luce Mps (+9,1%) e, a seguire, Unipol (+9,05%), Banco Popolare (+8,98%), Bper (+7,93%). Fuori dal paniere principale Carige guadagna il 10,93%. Ben comprate anche Unipol (+8,45%), Unicredit (+6,93%). Lo spread resta stabile sotto i 133 punti.

Cina: giù export a gennaio (-6,6%), import a -14,4% – Gli scambi commerciali segnano il passo a gennaio per la Cina registrando un tonfo dell’export del 6,6%, a 175 miliardi di dollari, a fronte di un import in un più marcato arretramento (-14,4%, a 114,2 miliardi). I dati diffusi dalle Dogane cinesi sono ulteriori segnali di debolezza dell’economia se confrontati, rispettivamente, con le flessioni dell’1,4% e del 7,6% avuti a dicembre.