Borsa: Europa sotto pressione. Milano precipita, lo spread rallenta

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Non migliora il clima in Europa dopo i dati incoraggianti sulle richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa, mentre i futures su Wall Street volgono al ribasso, con un calo di oltre 1,5 punti percentuali. Le vendite interessano soprattuto le banche (indice di settore -5,8%), da Atene (-4,93%) a Milano (-4,75%), passando per Madrid (-3,7%), Parigi (-3,28%) e Francoforte (-2,09%), mentre Londra (-1,85%) procede in solitaria. Crollano le elleniche Piraeus (-21,11%), Eurobank (-21,49%) ed Alpha (-13,88%). Non molto distante viaggiano Ubi (-13,11%), fresca di conti, Bper (-10,93%), Mps (-9,04%) e Uncredit (-8,52%). A Parigi scivolano SocGen (-11,73%) e Credit Agricole (-5,40%), mentre si muove in controtendenza Natixis (+6,17%), dopo l’acquisizione della maggioranza dell’intermediario Usa Peter J. Salomon. Sotto torchio Deutsche Bank (-7,17%), Credit Suisse (-7,22%) e le spagnole Bbva (-6,22%) e Santander (-5,63%).

Asta Btp fa il pieno, tasso 3 anni risale da minimo allo 0,11%

Banche, Mef: calo su mercati non giustificato – Per le Borse sono giorni complicati, si è di fronte a una correzione generale forse anche naturale dopo un periodo di crescita molto forte, allo stesso tempo per settore bancario italiano ma anche europeo l’andamento dei mercati non ha grande correlazione con i fondamentali delle banche. E’ quanto viene spiegato nel corso di un briefing tecnico al ministero dell’Economia dopo l’approvazione del decreto banche. 

E lo spread vola mentre il petrolio scende

Asia in rosso con Hong Kong (-4%) – Borse di Asia e Pacifico a ranghi ridotti ma in rosso con i timori sulla tenuta dell’economia mondiale anche dopo che il numero uno della Fed, Janet Yellen ha indicato di vedere rischi sulle prospettive economiche che potrebbero ritardare i piani di rialzo dei tassi di interesse. Chiuse le principali Piazze (Tokyo, Shanghai, Shenzhen) per festività va male soprattutto Hong Kong che affonda a -4 per cento. Vendite anche a Seul (-2,93%) mentre tiene Sidney (+0,95%). Per l’Hang Seng è l’inizio d’anno peggiore dal 1994. “Non si può evitare un calo perché ovunque c’è stato le stesse preoccupazioni sono ancora lì, ossia il prezzo del petrolio e la recessione globale”, spiega a Bloomberg Steven Leung di UOB Kay Hian.

 

Non migliora il clima in Europa dopo i dati incoraggianti sulle richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa, mentre i futures su Wall Street volgono al ribasso, con un calo di oltre 1,5 punti percentuali. Le vendite interessano soprattuto le banche (indice di settore -5,8%), da Atene (-4,93%) a Milano (-4,75%), passando per Madrid (-3,7%), Parigi (-3,28%) e Francoforte (-2,09%), mentre Londra (-1,85%) procede in solitaria. Crollano le elleniche Piraeus (-21,11%), Eurobank (-21,49%) ed Alpha (-13,88%). Non molto distante viaggiano Ubi (-13,11%), fresca di conti, Bper (-10,93%), Mps (-9,04%) e Uncredit (-8,52%). A Parigi scivolano SocGen (-11,73%) e Credit Agricole (-5,40%), mentre si muove in controtendenza Natixis (+6,17%), dopo l’acquisizione della maggioranza dell’intermediario Usa Peter J. Salomon. Sotto torchio Deutsche Bank (-7,17%), Credit Suisse (-7,22%) e le spagnole Bbva (-6,22%) e Santander (-5,63%).

Asta Btp fa il pieno, tasso 3 anni risale da minimo allo 0,11%

Banche, Mef: calo su mercati non giustificato – Per le Borse sono giorni complicati, si è di fronte a una correzione generale forse anche naturale dopo un periodo di crescita molto forte, allo stesso tempo per settore bancario italiano ma anche europeo l’andamento dei mercati non ha grande correlazione con i fondamentali delle banche. E’ quanto viene spiegato nel corso di un briefing tecnico al ministero dell’Economia dopo l’approvazione del decreto banche. 

E lo spread vola mentre il petrolio scende

Asia in rosso con Hong Kong (-4%) – Borse di Asia e Pacifico a ranghi ridotti ma in rosso con i timori sulla tenuta dell’economia mondiale anche dopo che il numero uno della Fed, Janet Yellen ha indicato di vedere rischi sulle prospettive economiche che potrebbero ritardare i piani di rialzo dei tassi di interesse. Chiuse le principali Piazze (Tokyo, Shanghai, Shenzhen) per festività va male soprattutto Hong Kong che affonda a -4 per cento. Vendite anche a Seul (-2,93%) mentre tiene Sidney (+0,95%). Per l’Hang Seng è l’inizio d’anno peggiore dal 1994. “Non si può evitare un calo perché ovunque c’è stato le stesse preoccupazioni sono ancora lì, ossia il prezzo del petrolio e la recessione globale”, spiega a Bloomberg Steven Leung di UOB Kay Hian.