Bonus per patenti e abilitazioni, più facile diventare camionisti. La Smet: Importante per l’occupazione al Sud

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in foto Domenico De Rosa

“Con l’arrivo del bonus camionisti, contenuto nel decreto Milleproroghe, cresce la possibilità di creare occupazione in aree critiche come la Campania e il Sud in generale. Ecco perché da Smet arriva l’approvazione verso la manovra del Governo Draghi”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dal Ceo della società, Domenico De Rosa, nella quale si spiega che il bonus “in pratica consiste in un semplice voucher dal valore fino a 2500 euro ciascuno, che ha il compito di coprire le spese per il conseguimento delle patenti o delle abilitazioni professionali per la guida di veicoli idonei al trasporti di merci e passeggeri. Un contributo importante, che punta a favorire il processo d’inserimento di tanti giovani in cerca di lavoro in regioni ad alto tasso di disoccupazione come la Campania, dove Smet ha la sede logistica principale”. Un riconoscimento della “funzione sociale essenziale dell’autotrasporto nel nostro Paese – spiega De Rosa che è anche presidente della Commissione Autostrade del Mare di Alis – Con questo significativo supporto economico ai neo patentati si prova finalmente a mettere un argine al grave fenomeno della carenza di autisti professionali in Italia e nella Campania nello specifico. Tale misura ci aiuterà a compensare un problema di cui ci stiamo facendo portavoce da anni”. De Rosa ricorda come per il governo, parola del viceministro alle Infrastrutture, Alessandro Morelli,  il reale obiettivo della misura sia “formare almeno 10 mila nuovi giovani conducenti di mezzi pesanti”. “Un’ottima notizia, che ci permette di pensare con più serenità al futuro, soprattutto in una regione come la Campania che ha difficoltà sia a livello infrastrutturale che occupazionale” sottolinea ancora. In un periodo complesso come quello che stiamo attraversando – chiarisce il Ceo di Smet – ancora dentro una situazione pandemica globale non definitivamente superata e senza chiari ed univoci indirizzi per il futuro sarebbe devastante per l’economia e l’industria dover affrontare la necessaria transizione energetica su scelte ideologiche assunte dalla politica europea. I motori endotermici non vanno demonizzati e soprattutto bisognerebbe pensare che il loro superamento non è rappresentato esclusivamente dall’alternativa elettrica”.