Nella bozza di manovra di bilancio 2022 vengono ridescritti tutti i parametri dei crediti d’imposta legati al piano Transizione 4.0. Alcune misure sono confermate e prorogate fino al 2023, altre sono ridimensionate nelle percentuali.
C’è, però, una voce che almeno per ora non rientra tra le misure prorogate, e cioè il credito d’imposta sulla Formazione 4.0.
Stando, quindi, alle attuali intenzioni del Governo, il credito d’imposta sulla formazione dei dipendenti in chiave digitale sarà valido per le attività formative effettuate entro il periodo d’imposta in corso al 31.12.2022.
Bonus formazione 4.0: cos’è, i vantaggi e come ottenerlo
Questo è uno dei motivi per investire in tempi brevissimi proprio nella formazione 4.0. Anche perché nel 2021 proprio il credito d’imposta della formazione ha subito importanti rafforzamenti:
- da un lato c’è stato l’ampliamento delle voci agevolabili, già a decorrere dal periodo d’imposta in corso e fino a tutto il 2022, alle spese dei formatori e dei servizi di consulenza connessi alla formazione, ai costi di esercizio e alle spese generali indirette strettamente inerenti
- e dall’altro lato c’è stata la proroga automatica per altri dodici mesi
Credito d’imposta formazione 4.0, come funziona e a chi spetta
Come è adesso, quindi, il credito d’imposta per la Formazione 4.0 valido per il 2021 e fino a tutto il 2022?
Rientrano nelle spese coperte dalla agevolazione:
- le spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
- i costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, quali le spese di viaggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto;
- i costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione;
- le spese generali indirette (spese amministrative, locazione, spese generali) per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione.
Per info:
https://www.timevision.it/formazione4-0/
