Le offerte per le forniture di luce e gas sul mercato libero stanno registrando forti allineamenti al rialzo, al punto che per attivare oggi un contratto a prezzo variabile per il gas si spende in media nelle principali città il 12,5% in più rispetto a soli 6 mesi fa. Lo afferma l’associazione italiana degli Utility Manager, Assium, che ha realizzato un report analizzando le offerte attive a partire da novembre nelle città italiane e pubblicate sul portale gestito da Arera e Acquirente Unico. Se si considera solo la migliore offerta oggi disponibile sul mercato libero per una famiglia tipo con un consumo medio di 1.400 metri cubi annui, la bolletta media per un contratto a prezzo fisso varia da un minimo di 1.618 euro annui di Milano, Trento e Trieste ai 1.825 euro di Roma. Rispetto alla migliore offerta disponibile a maggio 2024 per la stessa tipologia di fornitura, il rincaro medio nelle città monitorate si attesta al +6,17%: a Napoli l’aumento più basso (+4,49%), a Milano, Trento e Trieste quello più elevato (+6,6%). In sintesi la maggiore spesa per tale tipologia di contratto sfiora in media i +100 euro annui a utenza. Va peggio per chi sceglie un contratto a prezzo variabile: la migliore offerta oggi disponibile sul mercato libero risulta più alta in media del 12,5% rispetto a sei mesi fa, con una forbice che va dal +11,3% di Palermo al +13,5% di Trento, per una bolletta media nelle principali città italiane di 1.697 euro annui contro i 1.508 euro dello scorso maggio, e un rincaro pari a quasi +190 euro all’anno per chi attiva oggi una fornitura a prezzo variabile.