“Il titolo scelto dai giovani industriali è ‘Oltre’, è la sintesi di quello che vogliamo: non accontentarci, andare oltre. Non dobbiamo accontentarci di essere il primo e il secondo paese industriale di Europa ma andare oltre, c’è l’idea di voler diventare la più grande industria al mondo in chiave europea: è il messaggio che ieri abbiamo voluto dare con Confindustria tedesca”. Così il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia parlando al 32simo convegno dei giovani industriali a Capri. “La domanda è come pensiamo di contrastare le misure protezionistiche e se dobbiamo farlo puntando a una industria competitiva adottato la tattica ‘parla con dolcezza e portati sempre un bastone’. Il nostro bastone è l’integrazione europea”, rivendica sostenendo poi che “se non si ha un’idea di paese, se non si ha un’idea di integrazione le Brexit arriveranno anche da noi. Dobbiamo fare un grande salto di qualità, per noi è rappresentare gli interessi e la visione del Paese lasciando ad altri la presunzione di essere l’unica trazione – aggiunge – Noi rappresentiamo l’industria italiana e per noi esiste una sola questione nazionale, non una del Nord e una del Sud”. E parlando delle misure del governo ha rivendicato: “Di Industria 4.0 noi siamo la madre, riconosciamo l’importanza della madre, perché come dicevano i latini ‘Mater semper certa est pater numquam'”. In Italia “l’unica certezza che abbiamo è la incertezza politica”, e “a proposito di coraggio non facciamo l’errore di dire il coraggio ce l’ho è la paura che mi frega, come diceva Totò. Vedo molti coraggiosi che vengono fregati dalla paura. Noi abbiamo la passione per l’Italia e la paura non ci frega”.