Bnp Paribas, via al tour dell’inclusione: tappa anche a Napoli

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Bnl e le società di Bnp Paribas in Italia, per il terzo anno consecutivo, coinvolgono per una settimana i propri collaboratori, le loro famiglie e i diversi stakeholder in una serie di appuntamenti e iniziative dove si parlerà il ‘linguaggio comune dell’integrazione’. Ogni anno la partecipazione alla Diversity & Inclusion Week è ampia e sempre in crescita, con migliaia di persone ospiti nelle diverse sedi di Bnp Paribas nel mondo. Le giornate possono essere seguite attraverso i diversi canali social di Bnl e del gruppo Bnp Paribas, mentre l’hashtag è #DiWeek2018. Come si legge in una nota, sono Roma, Milano, Napoli, Firenze, Torino, Bari e Pescara le mete del tour dell’inclusione di quest’anno. Nelle città sono stati organizzati workshop, talk, incontri e momenti di formazione con ospiti di eccezione. Tra gli eventi ci saranno laboratori dedicati alla valorizzazione delle diversità attraverso la danza e le espressioni del corpo o anche grazie alla multiculturalità del cibo, alla varietà degli abbigliamenti, alle letture, specialmente quelle per i più piccoli; approfondimenti sugli unconscius bias, per comprendere il funzionamento del nostro sistema cognitivo nella formazione dei giudizi, nelle scelte e valutazioni. Ed ancora, spazio a rappresentazioni teatrali ed ogni altra forma di comunicazione per conoscere le ‘parole ostili’, quelle che respingono l’altro e lo allontanano. “In Bnp Paribas diversità significa unicità! Nel nostro Gruppo – commenta Andrea Munari, amministratore delegato di Bnl e responsabile di Bnp Paribas Italia – in cui lavorano oltre 198 mila persone in più di 70 paesi, si incontrano e si confrontano quotidianamente molteplici esperienze professionali e umane, creando un ambiente ricco e diversificato grazie alle peculiarità di ognuno. La Diversity & Inclusion Week, che vede l’Italia protagonista insieme a tanti altri Paesi europei, serve a sensibilizzare tutti noi sul fatto che la vita è sempre più globale in un mondo aperto a continui cambiamenti, dove non ci possono essere barriere ma piuttosto ponti che ci aiutano a creare legami forti e di valore”, conclude Munari.