Bloccato l’ascensore sociale

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Ogni genitore vorrebbe che i figli avessero una situazione migliore della propria. D’ora in poi, invece, sarà uguale se non peggiore, nonostante sacrifici e rinunce. La nostra scuola non funziona. Siamo gli ultimi in Europa. Non affascina chi proviene da ambienti difficili. Sono appena il 20% gli alunni che superano le difficoltà. Mentre in Germania sono il 36%. C’entra anche la famiglia che si intromette nell’istruzione, talvolta con violenza. I laureati sono pochissimi. La cultura si è fermata. Non riusciamo a far capire al giovani che è indispensabile per l’evoluzione. Scaltrezza e furbizia non sono sufficienti. Mancano studio, formazione e umiltà. Si nota in qualsiasi attività sociale e persino istituzionale.

Appello agli apprendisti disonesti in doppiopetto
Sarà difficile che il prossimo governo – chiunque lo presieda – riesca a moralizzare il paese al punto da evitare la corruzione così diffusa. Quindi, per non svilire la professione, i veri ladri invitano i neofiti a farsi corrompere per somme più congrue. Nemmeno loro, seppure senza laurea né specializzazione, farebbero un certificato falso per 100 euro. Non vale la pena delinquere per così poco. Un po’ di dignità anche nel crimine! Avvocati, tecnici, medici finiscono in prigione. Senza contare la figura di merda. In questo paese qualsiasi attività è svolta da chiunque. Senza un maestro, né esperienza e neppure cultura, si spera nella fortuna. Meno male che questo non avviene in politica.

Se avessimo veri politici, potremmo testare l’efficienza di M5S
Non si entra più in politica per amore del paese, ma per arrivare al potere. Pur di arraffare si trascurano anche gli interessi del partito, che talvolta coincidono con quelli dei cittadini. L’unico modo per eliminare una volta per tutte i 5 Stelle è consentirgli di governare. Se non dovessero funzionare, com’è probabile, visti i deludenti risultati nelle città che amministrano, un anno dopo gli si può togliere la fiducia. Se il loro programma fosse efficiente saremmo felici di riconoscerglielo. Se, invece, continuiamo a trattarli da ragazzini ignoranti, senza provarlo, la prossima volta, che non è lontana, prenderanno ancora più voti. Allora avranno diritto di fare, senza che nessuno possa fermarli.

Sì, è vero, è solo un ragazzino gestito da un comico
Da non prendere sul serio. Meglio i ciarlatani. Ma ha affascinato undici milioni di italiani. Più di chiunque altro. Non era ancora accaduto nella Seconda Repubblica. In termini geografici, addirittura la metà del paese. Purtroppo quella che conta di meno, che non si prende mai in considerazione. Il Sud e i giovani. Ci ha votato chi spera che finalmente sia la volta buona e chi nel vitalizio di cittadinanza. Il Nord ricco e produttivo e chi ci si aggrega, per sentirsi evoluto, accettano il ritorno alla Lira, pur di avere tutela della razza, legittima difesa, chiusura delle frontiere, fuori 600 mila clandestini e magari il ritorno delle case di tolleranza. Prima gli italiani! Speriamo che ci siamo compresi noi terroni.

Gli avvoltoio si annidano anche sugli alberi del Calcio
Non gliene importa nulla se un calciatore di 31 anni muore nel sonno. Ma si fingono sconvolti, come se avessero il candore degli angeli. È esagerato rinviare tutte le partite. Disagio e problemi che una tale decisione comporta sono sproporzionati. Nel tentativo di farsi credere umani, ostentano sentimenti che non hanno. Il vero lutto si porta nel cuore e nell’atteggiamento, non facendone pesare le conseguenze sull’intera società. Muoiono tanti giovani, ogni giorno, persino bambini, anche di violenza. Eppure sono in pochi a piangerli. Non si chiudono neppure per un’ora le scuole che frequentano, né le fabbriche che li uccidono. Ad approfittarne è solo qualche politico. Come accade oggi.

Il campione nero e il senatore smacchiato
“Fai il calciatore e non ti intromettere in questioni importanti che non ti competono”. Come a dire “Taci, sporco negro”. Risponde così il senatore Iwobi, a Balotelli, che, perplesso per la sua adesione alla Lega, sospetta che non distingua i colori e si creda bianco. Nigeriano, come quelli di Macerata, ma laureato e naturalizzato bergamasco, è leghista della prima ora e responsabile dell’immigrazione del partito. Chissà se già dai tempi in cui il suo ministro dell’Interno respingeva i naufraghi nel Mediterraneo. “Non ho tradito nessuno”. E poi, le corna sono come i denti, dice il proverbio. All’inizio fanno un po’ male, ma servono per mangiare. Buon appetito, anche a lei, Onorevole.

Indietro tutta con la Storia
Dopo il voto l’Italia è spaccata in due. Dalle Alpi al Garigliano è di centrodestra. Tutto il resto è dei 5 Stelle. Qualche fazione qua e là costituisce un piccolo ducato di sinistra, che però non intralcia la costituzione di due stati autonomi. Ci guadagnano tutti, chissà se pure gli italiani. Il Regno delle Due Sicilie estende il proprio di territorio, fino a lambire le province laziali. La Padania, invece, scende fino al centro, conquista addirittura la capitale e oltre. Scompare lo stato pontificio. C’è chi si preoccupa per la formazione del governo. Nessuno per il paese diviso tra populisti. Povero Garibaldi! Fatica inutile. I Mille si sono naturalizzati leghisti o terroni. Nemmeno 160 anni dopo, è già tutto da rifare.