Riflettori puntati sul ruolo del biometano nel processo di decarbonizzazione e sul suo grande potenziale per la mobilità sostenibile giovedì 24 a EnergyMed, la principale Fiera sulle Fonti Rinnovabili e l’Efficienza energetica del Bacino Mediterraneo che dal 24 al 26 marzo è tornata alla Mostra d’Oltremare di Napoli dopo due anni di sospensione causa Covid.
L’occasione è stata un convegno promosso da Federmetano – insieme a imprese, istituzioni e mondo accademico – in programma nella Sala Tirreno (Padiglione 6) della Mostra, introdotto dal presidente Dante Natali e al quale ha partecipato anche l’azienda napoletana del settore energetico Graded con Anna Longobardi, ingegnere Specialista in FER, Biogas, Biofuel.
“Il biometano ha un ruolo strategico nel processo di decarbonizzazione dei trasporti e nell’abbattimento delle emissioni di gas ad effetto serra, aprendo la strada per il raggiungimento dei traguardi ambientali europei fissati al 2050 – spiega Longobardi -. Il biofuel rappresenta la chiave per la mobilità sostenibile, è un combustibile al 100% rinnovabile ed è utilizzabile come sostituto sia del CNG (Compressed Natural Gas) che del LNG (Liquefied Natural Gas) di origine fossile, ma con emissioni di CO2 pari a zero, su ogni veicolo attualmente alimentato a gas naturale, senza necessità di modifiche”.
Oltre ad essere una fonte rinnovabile e un’alternativa decisamente meno impattante rispetto ai combustibili fossili, è possibile considerare il biometano sostenibile. “Produrre biometano o bioenergie sostenibili – conclude Longobardi – significa contare su colture o residui agricoli non derivanti da terreni ad elevato contenuto di carbonio, come possono esserlo foreste primarie, aree sottoposte a tutela, zone boschive, etc. Inoltre, il combustibile è considerato sostenibile quando per la sua produzione le emissioni sono di gran lunga inferiori a quelle associate al combustibile fossile di riferimento (Fossil Fuel Comparator = FFC)”.