Biodiversità e monitoraggio costiero, la Fondazione Con Il Sud premia la Campania

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Una sentinella sempre vigile sullo stato di salute della Gaiola, droni per ridurre gli incendi sui monti irpini, interventi per la tutela delle specie protette nella Riserva Naturale Statale Tirone Alto Vesuvio e nella Riserva di Castelvolturno e, infine, la creazione di un presidio Slow Food per contrastare il rischio di estinzione dell’albicocca vesuviana. Sono quattro i progetti campani che si aggiudicano il bando Ambiente 2015 promosso dalla Fondazione Con il Sud per tutelare le aree naturali protette del Mezzogiorno con interventi di prevenzione e riduzione dei rischi ambientali. Gli interventi sono stati proposti da organizzazioni di terzo settore del Sud Italia, in partnership con istituzioni, università, mondo economico e della ricerca e con il coinvolgimento degli organi di gestione delle aree protette. Oltre 100 le proposte pervenute in risposte al Bando e 160 le organizzazioni coinvolte nei 19 progetti selezionati (in media 8 a progetto), che saranno sostenuti complessivamente con oltre 4,2 milioni di euro (una media di 220 mila euro a iniziativa). Cinque progetti saranno avviati in Puglia; quattro in Sardegna, quattro in Sicilia e due in Basilicata. Ciascuna iniziativa coinvolgerà una o più aree protette (Parchi nazionali e regionali, Riserve statali e regionali, Aree marine protette), prevedendo interventi per contrastare la perdita di biodiversità, il rischio incendi e quello idrogeologico, ridurre l’inquinamento, coinvolgendo le comunità territoriali e favorendo la valorizzazione turistica.

I Progetti campani

A essere selezionati per la Campania sono il progetto “St.A.M.M. – Stazione Ambientale Monitoraggio Marino” ideato dal Centro Studi Interdisciplinari Gaiola Onlus. Il progetto, del valore di 285 mila euro, prevede la creazione di una stazione permanente di monitoraggio dell’ambiente marino-costiero. Nel Parco Regionale dei Monti Picentini (provincia di Avellino e Salerno) sarà realizzato “Proteggere e valorizzare la biodiversità” (promosso dall’Associazione Impegno e Solidarietà, contributo di 95 mila euro), con l’obiettivo di ridurre gli incendi causati principalmente dall’abbruciamento dei rifiuti vegetali e il conseguente inquinamento atmosferico. Sarà avviato un sistema di monitoraggio e prevenzione con guardie ambientali e droni e verranno promosse pratiche alternative per lo smaltimento dei residui vegetali, con l’avvio di un servizio sperimentale di triturazione a domicilio basato sull’uso di un bio-trituratore e di un pellettizatore. Il progetto “BIO.FOR.POLIS” (promosso dall’Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale Onlus, contributo di 285 mila euro), invece, riguarderà l’area di Napoli e Caserta, e in particolare la Riserva Naturale Statale Tirone Alto Vesuvio e la Riserva di Castelvolturno, puntando alla tutela della biodiversità con interventi di riqualificazione (dune, area umida, spiaggia dove potrebbe nidificar la tartaruga Caretta Caretta, pineta), l’installazione di nidi e mangiatoie, il monitoraggio dell’avifauna, della mammalofauna, della vertebratofauna e dei roditori, anche attraverso sistemi di rilevamento automatico. Nel Parco Nazionale del Vesuvio (provincia di Napoli) sarà avviato “iPark – Presidio e cittadinanza” (promosso dal Consorzio di Cooperative sociali Proodos, contributo di 266 mila euro) per contrastare il rischio di estinzione dell’albicocca vesuviana attraverso l’attivazione di un presidio Slow Food e la diffusione di strumenti di auto-impresa per la valorizzazione delle tradizioni agricole. Un secondo presidio sarà attivato per il pane tradizionale di San Sebastiano e saranno censite le aree del Vesuvio a rischio di sversamento rifiuti.