Binario del cuore vent’anni tra gli ultimi

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Testimonianza di come fare accoglienza non sia solo semplice erogazione di un servizio sociale, ma un luogo di relazione e di condivisione, il “Binario della Solidarietà” compie 20 anni. Lo scenario delle povertà è profondamente cambiato: i senza dimora non sono più i classici clochard ma persone rimaste senza lavoro, reddito, casa, famiglia, punti di riferimento significativi. Si tratta di giovani, persone sole con redditi irrisori, padri separati, donne abusate, migranti, tutti soggetti anche di livello culturale elevato. Il “Binario”, gestito dalla Fondazione Massimo Leone Onlus in collaborazione con la Caritas diocesana di Napoli, e coordinato dalle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret, di fatto, ha alimentato la cultura dell’incontro tra le diverse componenti sociali delle comunità territoriali e dello stare insieme anche grazie alle Comunità Parrocchiali ed ai volontari dell’Associazione Afepat (ferrovieri in pensione) che curano anche la manutenzione del centro. Il Binario si occupa specificamente dei Senza Dimora in prevalenza italiani, accompagnandoli in un percorso di reinserimento sociale. “C’è molto lavoro da fare – afferma il direttore della Caritas, don Enzo Cozzolinopenso ai parroci perché sensibilizzino e segnalino nuovi volontari, per animare e rendere sempre più accogliente il servizio offerto dal Binario, struttura che è aperta sempre, 365 giorni l’anno. D’altra parte, il servizio di mensa – sottolinea don Cozzolino – non è una semplice distribuzione di cibo, ma è relazione umana che richiede sostegno, accompagnamento e condivisione”.