Bilancio regionale, squilibrio di 1,8 miliardi di euro Santa Lucia: Azzerato il deficit e ridotto il debito

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Uno squilibrio di 1.8 miliardi nelle casse regionali e poca trasparenza nella gestione”. L’ eurodeputato del Pd Andrea Cozzolino esprime preoccupazione per la sentenza della Corte dei Conti che, afferma, “ha Uno squilibrio di 1.8 miliardi nelle casse regionali e poca trasparenza nella gestione”. L’ eurodeputato del Pd Andrea Cozzolino esprime preoccupazione per la sentenza della Corte dei Conti che, afferma, “ha ravvisato pesanti irregolarità nel bilancio di previsione 2013 della Regione Campania. E il riequilibrio dei conti annunciato da Caldoro nei giorni scorsi? La fase due della crescita? A leggere questa relazione della Corte dei Conti, sembrano tutte storie lontanissime dalla realtà nuda e cruda – prosegue Cozzolino –. La verità è che la situazione finanziaria della Regione Campania è drammaticamente precaria”. Non si fa attendere la replica di Palazzo Santa Lucia che precisa come la “pronuncia della Corte dei Conti relativa al bilancio di previsione 2013 della Regione Campania pur rilevando dei problemi ha riconosciuto l’impegno profuso dall’Organo di Governo e dalla struttura burocratica amministrativa regionale per superare criticità ereditate soprattutto dalle passate gestioni”. Al momento dell’insediamento della nuova Giunta “la situazione della Regione presentava una condizione di default registrando un indebitamento di oltre 15 miliardi di euro ed un deficit strutturale di circa 1,4 miliardi di euro, di cui 900 milioni relativi al comparto sanità e 500 milioni relativi al bilancio ordinario”, spiega l’ente guidato da Stefano Caldoro in una nota. Successivamente all’ispezione del Mef, avvenuta 2010, che ha confermato questa situazione alquanto critica, si è provveduto, sostiene Palazzo Santa Lucia, “ad elaborare un piano di stabilizzazione che è stato presentato al Ministero stesso ad aprile 2011, ed approvato solo nel mese di marzo 2012. Il piano di stabilizzazione prevede la riduzione del disavanzo con la riproposizione del bilancio in equilibrio nel termine di 5 anni, la riduzione dell’indebitamento commerciale a livello fisiologico con consolidamento del debito stesso in bilancio”. Il piano – Nel dettaglio il piano si articola in 4 assi di intervento: spese di funzionamento, personale ed Enti locali, trasporti, ambiente e partecipate. L’attenzione del Piano, spiega la Regione, è volta, soprattutto, alla riduzione della spesa. “Al riguardo si segnala che dal raffronto dei dati contabili 2009/2013 per le spese sopra indicate al 31.12.2009 si impegnava la somma di 2.400 milioni di euro mentre al 31.12.2013 gli importi impegnati si sono assestati a 1.920 milioni di euro. Nel dettaglio – prosegue la nota – le riduzioni per i singoli assi si sono registrate per 230 milioni di euro in riferimento alle spese di funzionamento, personale e enti locali e per 250 milioni di euro per trasporti, ambiente e partecipate”. Giù il personale – La Regione segnala, inoltre, che all’atto della formulazione del Piano le unità di personale in ruolo a Santa Lucia erano pari a 6.437, scese a 5.300 al 31.12.2013. E ancora, delle 34 società regionali il Piano ne prevede la riduzione a 10 con l’individuazione di 3 poli: Ambiente; Trasporti; Ricerca, Sviluppo ed Innovazione e contestuale riduzione dei trasferimenti nella misura del 20%. Sanità – Anche il comparto Sanità, sostiene Palazzo Santa Lucia, ha fatto registrare consistenti miglioramenti. Al 31.12.2009 il disavanzo ammontava ad euro 773 milioni mentre al 31.12.2013 è quantificato in soli 65 milioni. Indebitamento – L’indebitamento verso fornitori, secondo i Calcoli della Regione, è passato da 6.077.415.000,00 al 31.12.2009, oltre ai 4 miliardi consolidati in bilancio (cartolarizzazioni, prestiti obbligazionari), a 2.765.285.000,00 al 31.12.2013 grazie, anche, alla forte immissione di liquidità fatta con le risorse di cui al D.L. n. 35/2013 che ha contribuito ad immettere liquidità nel sistema nel solo 2013 per oltre 900 milioni relativamente a debiti sanitari e ulteriori 400 milioni per debiti verso fornitori, appalti e prestazioni di servizi e debiti verso enti locali. A questi 1,3 miliardi del 2013 si aggiungeranno ulteriori 1,8 miliardi nel 2014. Nel complesso, dunque, il DL n.35/2013 ha consentito di immettere liquidità nel sistema per oltre 3,1 miliardi in due anni. Tali somme costituiscono un prestito da restituire allo Stato in 30 anni. “Si precisa infine – conclude la nota della Regione – che lo squilibrio di 1,8 al 30 settembre (sul gestionale) non ha un peso determinante. E’un dato che si verifica in sede di assestamento o di consuntivo”.