Bidcode, ecco la startup che punta a rivoluzionare il trading

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Software avanzati per operatori professionali nel settore del trading. Una piattaforma in grado di leggere il mercato e adattarsi ai suoi cambiamenti, grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale. Tutto questo è frutto dell’ingegno, e delle competenze, di un gruppo di giovani salernitani che hanno deciso di fare innovazione in un mercato ad alto valore competitivo. La start-up Bidcode, per ora, è basata sia a Salerno che a Cava de’ Tirreni e, per la parte relativa alla ricerca e sviluppo, si avvale della collaborazione di un incubatore con sede a Battipaglia.
Il team è formato dai manager Marco Grimaldi e Michele Falvella e dagli analisti Antonio Bartolucci, Aldo De Simone, Matteo Senesi e Vadym Sklyaruk. I software di riferimento sono due: BOSS e Sentinel. Con l’avvento di BOSS l’operatività sui mercati Forex ha visto l’epilogo delle sfiancanti sessioni manuali, a favore di un’operatività più rapida, più sicura e meno condizionata dai difetti propri dell’essere umano: emotività, stanchezza e soggettività dell’analisi.
Allo stesso modo Sentinel ha semplificato in maniera drastica i principali processi attraverso cui un trader che opera sull’azionario deve categoricamente procedere: analisi dei fondamentali del titolo e attesa del punto d’ingresso perfetto. Il prodotto che Bitcode sta sviluppando è già piaciuto molto ai grandi player del Forex e, più in generale, del settore finanziario. Lo stesso Fabio Scacciavillani (capo economista del Fondo sovrano dell’Oman) dopo aver incontrato i manager della start-up salernitana si è detto impressionato dalla loro proposta.
Identica impressione per il management di Euklid, il Fondo che fa capo al professore Paolo Savona, attuale presidente della Consob, e al giovane genietto della finanza e della valuta elettronica Giovanni Contini. “La clientela a cui guardiamo per ora – spiegano Falvella e Grimaldi – è composta da operatori professionali che conoscono il mercato degli asset e lavorano prevalentemente su piattaforme a leva in CFD (contract for difference, nda). Ci muoviamo prevalentemente su asset valutari senza però disdegnare la componente azionaria”.
Il target minimo di investimento ammonta a 50mila euro. “Nella seconda fase – aggiungono i manager Grimaldi e Falvella – ci rivolgeremo a una clientela si asset manager e istituti specializzati. Il software che abbiamo sviluppato e stiamo via via migliorando offre peraltro la massima protezione dei dati ed è dotato dei migliori protocolli di sicurezza”. L’obiettivo del team è quello di diventare un punto di riferimento per gli investitori, conducendoli passo dopo passo in un ambiente sicuro, trasparente e affidabile.