Berlusconi, Crisanti (Pd) fuori dal coro: Funerali di Stato inopportuni

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in foto Andrea Crisanti

Dice di comprendere “con sincera empatia il dolore che la scomparsa di Silvio Berlusconi crea non solo nei suoi affetti personali, ai quali vanno le sue più sentite condoglianze, ma anche alla sua comunità politica e a un intero sistema Paese che con il suo operato e la sua figura si è identificato” ma afferma di essere contrario ai funerali di Stato. Così in una nota il senatore del Partito Democratico Andrea Crisanti. “Non posso non esprimere la mia ferma contrarietà ai funerali di Stato, che ritengo inopportuni, così come al lutto nazionale per il nostro ex presidente del Consiglio – sottolinea – . Berlusconi è stato un uomo politico che ha ricoperto importanti ruoli istituzionali e condizionato la vita politica dell’Italia. Ma non dobbiamo dimenticare – aggiunge – che alcune sue azioni non hanno avuto alcun rispetto per lo Stato che rappresentava”. Per Crisanti, “non ha avuto rispetto per lo Stato quando ha evaso le tasse e frodato il fisco (sentenza definitiva nel processo Mediaset, per la quale ha scontato la sua pena ed è stato interdetto anche dai pubblici uffici); non ha avuto rispetto per lo Stato quando si è iscritto consapevolmente a una loggia massonica che aveva una chiara matrice eversiva (tessera n.1816 della P2); non ha avuto rispetto per lo Stato quando, forse con leggerezza, aveva tra i suoi impiegati, con le mansioni di “stalliere” una persona affiliata alle cosche mafiose”. L’esponente dem aggiunge: “l’avrà fatto per leggerezza o con consapevolezza? Non lo sapremo mai, ma sicuramente non merita funerali di Stato né il lutto nazionale – rileva -. Non posso non domandare alla comunità politica: che insegnamento diamo ai nostri giovani sul valore della politica e dell’etica istituzionale? Che vince sempre il Potere? E che messaggio diamo a tutte le persone che queste cose non le fanno? Se davvero vogliamo costruire una società più giusta, rifuggiamo le ipocrisie”. “Oggi diciamo addio a Berlusconi, una tragedia umana senza dubbio – conclude Crisanti -. Ma è ancora più tragico per il nostro Paese che ci vorrà ancora molto tempo per seppellire la sua eredità di etica della politica”.