Beni culturali, nel 2015 meno furti e scavi clandestini. Maglia nera alla Campania

54

Meno furti e scavi clandestini, a fronte di una aumento esponenziale (+360%) degli arresti. Il 2015, annuncia il comandante dei carabinieri dei beni culturali Mariano Mossa, è stato un anno felice nella lotta al traffico illecito del patrimonio, confermando un trend di progressiva diminuzione della criminalità nel settore che va avanti dal 2011. In particolare, secondo la banca dati dei carabinieri Tpc, i furti calano del 26% rispetto al 2014 così come diminuisce la percentuale di beni trafugati (-42,5%), e ancora meglio gli scavi clandestini accertati, diminuiti del 64,4%. In lieve diminuzione (-5%) anche il numero di opere false sequestrate. . Proprio nel giorno in cui si annuncia il ritrovamento della lettera di Colombo che annuncia la scoperta dell’America, rubata dalla Biblioteca Riccardiana di Firenze, gli oggetti più a rischio si confermano i libri e i documenti di archivio custoditi però negli istituti religiosi. Anche le opere pittoriche rimangono comunque bersagli privilegiati della criminalità. Aumenta invece l’attività dei carabinieri a tutela del Paesaggio, con un +150% di opere sequestrate e un +6% di persone denunciate. Quanto alla classifica delle regioni, la maglia nera questa volta va alla Campania, con 57 furti (contro i 61 del 2014) seguita dalla Toscana (53) e quindi a pari merito da Emilia Romagna e Lombardia (52). La meno derubata, come del resto nel 2014, è la Valle d’Aosta con 1 furto. Dati che dimostrano “grandi passi avanti”, commenta il ministro Dario Franceschini, che coglie l’occasione per ricordare “lo straordinario recupero”, qualche giorno fa, delle opere trafugate dal Museo di Castelvecchio.