Beni culturali, allarme per il Cristo di Maratea: Rischia di crollare

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“Negli ultimi mesi ci sono stati molti avvertimenti: la statua del Cristo di Maratea (Potenza) è a rischio crollo. Pezzi del monumento sono caduti a terra. Molti sono a conoscenza della situazione ma non si conoscono interventi di tutela e messa in sicurezza”. A lanciare l’allarme è Il Cseres (Centro studi e ricerche economiche e sociali) attraverso un comunicato diffuso dall’ex consigliere regionale della Basilicata e sindacalista, Pietro Simonetti.

“Nella frenesia di premi da ottenere, di targhe e premi da distribuire, nella vacuità dei contenuti, non si affrontano questioni importanti come questa. Così come la questione della bonifica della ex Pamafi oppure l’uso ottimale di Villa Nitti restaurata dopo oltre 40 anni dall’acquisizione da parte della Regione. Per non parlare del disastro della frana di Castrocucco e della chiusura di molti siti alberghieri. E dei presunti investimenti milionari in altre strutture. Solo spot e reclame. Forse è giunto il tempo di passare dalla reclame, dalle spese di eventi inutili, dalla contemplazione dei fasti meno recenti e passati alla programmazione degli interventi che devono contribuire a tutelare il patrimonio del territorio e rilanciare l’offerta dei servizi ed altro. È difficile, va fatto” conclude Simonetti.

A rilanciare la battaglia è anche una petizione, “Salviamo il monumento del Cristo Redentore”, avviata sulla piattaforma Change.org da alcuni cittadini di Maratea (Potenza) che chiedono “un intervento straordinario per necessità e urgenza”.

Nella petizione è messo in evidenza “lo stato di avanzato degrado in cui versa il monumento, all’interno e all’esterno, nel complesso e nelle singole parti. Molti sono stati i solleciti in merito rivolti all’ente comunale che è proprietario del Monumento avendone accettata la donazione dal Conte Stefano Rivetti con delibera del consiglio comunale numero 108 del 1963”.

“A tutt’oggi – è scritto nella petizione – non c’è stato segno di intervento, eppure trattasi di un monumento ‘vincolato’ ovvero sottoposto per legge a tutela, essendo stato riconosciuto “bene culturale”.