Belgio, Francesco De Lorenzo eletto alla presidenza della Coalizione europea dei malati di cancro

234
FRANCESCO DE LORENZO

Francesco De Lorenzo, di recente confermato Presidente della Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (FAVO), è stato eletto, per il triennio 2022-2025, alla presidenza della European Cancer Patient Coalition, cui afferiscono oltre 470 associazioni di malati di cancro operanti nei 27 Paesi EU. “La scienza con e per la società – dichiara De Lorenzo – insieme alla Policy rappresentano i Pilastri di maggior rilevanza in cui ECPC sarà maggiormente impegnata nel prossimo triennio. La ricerca sul cancro in Europa deve allinearsi strettamente alle esigenze dei malati come stabilito dalla Mission on Cancer per dare risposte ai loro bisogni, dalla prevenzione ai trattamenti terapeutici, dalla riabilitazione alla qualità della vita, fino al ritorno alla normalità delle persone guarite dal cancro. Ciò sarà possibile soltanto con la diretta partecipazione delle Associazioni dei malati ai progetti di ricerca, come sancito nel Documento condiviso dal Consiglio dei Ministri della Ricerca: Principles of Successful Patient Involvement in Cancer Research”. “L’impegno nella Policy – afferma De Lorenzo – sarà in linea con la Mission on Cancer e con il Piano Europeo di Lotta contro il Cancro, al fine di raggiungere un tasso di sopravvivenza dal 47% attuale al 75% entro il 2035, attraverso interventi straordinari di carattere finanziario, regolatorio e legislativo da parte della Commissione e degli Stati Membri. Particolare attenzione sarà dedicata al superamento delle inaccettabili disuguaglianze economiche e sociali tra gli Stati Membri e al loro interno, con particolare riguardo al superamento delle barriere che impediscono alle persone guarite dal cancro l’accesso ai servizi finanziari. Lo strumento per operare in tal senso è il “Challenge Cancer Intergroup”, il primo Intergruppo informale votato dal Parlamento Europeo, costituito da 37 Parlamentari e da ECPC, con l’obiettivo di colmare il divario tra le istituzioni europee, i governi nazionali, le rappresentanze sociali nonché le Associazioni dei malati e dei cittadini, per ridurre il crescente carico del cancro nell’Unione Europea”.