“I paesi con alti livelli di indebitamento sono particolarmente vulnerabili a un rialzo dell’instabilità nei mercati finanziari” e “la loro capacità di adattamento a possibili shock avversi è piuttosto limitata”. Così la Bce nel bollettino economico, ricordando che la Commissione Ue ha rilevato che otto paesi dell’Eurozona, fra cui l’Italia “sono esposti a rischi elevati per la sostenibilità del bilancio pubblico nel medio periodo”. Francoforte sollecita quindi “ulteriori sforzi di risanamento” dei conti.
“La ripresa economica nell’area dell’euro sta proseguendo, anche se a ritmi inferiori a quelli attesi agli inizi dell’anno sulla scia dell’indebolimento del contesto esterno”, scrive la Bce nel bollettino economico, aggiungendo che “in prospettiva la ripresa economica dovrebbe procedere a un ritmo moderato” e “la domanda interna dovrebbe essere ulteriormente sorretta dalle misure di politica monetaria” varata da Francoforte.
Le stime di crescita per l’Eurozona sono state tagliate all’ 1,4% per quest’anno (da 1,7%) e all’ 1,7% per il 2017 (da 1,9%) con una previsione dell’1,8% per il 2018, si legge nel bollettino della Banca Centrale secondo cui a livello mondiale “le prospettive per la crescita continuano nell’insieme a indicare una ripresa graduale e disomogenea”. Le proiezioni macroeconomiche formulate dagli esperti della Bce prevedono un aumento solo molto graduale della crescita in termini reali del Pil mondiale (esclusa l’area dell’euro) dal 3,1 per cento del 2015 al 3,2 nel 2016 e al 3,8 e 3,9, rispettivamente, nel 2017 e nel 2018, si spiega nel bollettino.
“I paesi con alti livelli di indebitamento sono particolarmente vulnerabili a un rialzo dell’instabilità nei mercati finanziari” e “la loro capacità di adattamento a possibili shock avversi è piuttosto limitata”. Così la Bce nel bollettino economico, ricordando che la Commissione Ue ha rilevato che otto paesi dell’Eurozona, fra cui l’Italia “sono esposti a rischi elevati per la sostenibilità del bilancio pubblico nel medio periodo”. Francoforte sollecita quindi “ulteriori sforzi di risanamento” dei conti.
“La ripresa economica nell’area dell’euro sta proseguendo, anche se a ritmi inferiori a quelli attesi agli inizi dell’anno sulla scia dell’indebolimento del contesto esterno”, scrive la Bce nel bollettino economico, aggiungendo che “in prospettiva la ripresa economica dovrebbe procedere a un ritmo moderato” e “la domanda interna dovrebbe essere ulteriormente sorretta dalle misure di politica monetaria” varata da Francoforte.
Le stime di crescita per l’Eurozona sono state tagliate all’ 1,4% per quest’anno (da 1,7%) e all’ 1,7% per il 2017 (da 1,9%) con una previsione dell’1,8% per il 2018, si legge nel bollettino della Banca Centrale secondo cui a livello mondiale “le prospettive per la crescita continuano nell’insieme a indicare una ripresa graduale e disomogenea”. Le proiezioni macroeconomiche formulate dagli esperti della Bce prevedono un aumento solo molto graduale della crescita in termini reali del Pil mondiale (esclusa l’area dell’euro) dal 3,1 per cento del 2015 al 3,2 nel 2016 e al 3,8 e 3,9, rispettivamente, nel 2017 e nel 2018, si spiega nel bollettino.