Bce, il vicepresidente Luis de Guidos: Per il taglio dei tassi si aspetterà settembre, luglio è ancora presto

42

La “cautela” della Bce porta ora a settembre, non tanto alla prossima riunione di luglio, riguardo alla possibile riduzione dei tassi di interesse. Lo ha detto il vicepresidente della Banca centrale europea (Bce), Luis de Guidos, all’emittente spagnola Rtve. “Le proiezioni vengono aggiornate ogni tre mesi; le prossime, a settembre. È uno dei momenti più significativi e interessanti perché le proiezioni sono un indicatore molto importante per decidere come evolveranno i tassi di interesse”, ha affermato Luis de Guindos, sottolineando che “la direzione è chiara nel medio termine. Nel breve termine, ovviamente, è legata ai dati che arriveranno. Abbiamo indicato che non abbiamo alcun percorso predeterminato e che dipenderemo dai dati”. I dati elaborati da Francoforte indicano che ci saranno “alti e bassi” nel tasso di inflazione dell’Eurozona nei prossimi mesi, e che sarà “intorno al 2,6%”, secondo De Guindos. Fino al prossimo anno, la Bce non si aspetta che l’indice dei prezzi subisca una moderazione più intensa e, entro la fine del 2025, si aspetta che raggiunga il 2% , l’obiettivo di stabilità dei prezzi dell’Eurotower. “L’ultimo chilometro per arrivare a quel 2% sarà complesso, non possiamo escluderlo, e una posizione di cautela è importante . Il Consiglio direttivo ha chiaramente indicato che non abbiamo un percorso di tassi predeterminato, anche se credo che la strada è chiara”, ha detto ancora il vicepresidente della Bce.

Sul fronte dei rischi, De Guindos ha aggiunto per la prima volta quelli “elettorali”, così come ha sottolineato i rischi geopolitici (Ucraina e Medioriente). Alla domanda sulla reazione dei mercati alla vittoria alle elezioni europee in Francia del Rassemblement National, il partito di estrema destra guidato da Marine Le Pen, De Guindos ha affermato che “per il momento, da questo punto di vista, è tutto tranquillo”. “Al momento, quello che abbiamo visto è che c’è stato un ampliamento degli spread in Europa, ma la situazione della liquidità rimane buona e non c’è stata una situazione disordinata nell’evoluzione dei tassi di interesse sui titoli pubblici”, ha aggiunto De Guindos.