Oltre millecinquecento soci, nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia, sentono il bisogno di sostenere virtualmente, per il tramite del Rappresentante Designato, un bilancio importante con un utile lordo pari a due milioni di euro nonostante che per prudenza siano previsti “coverage creditizi” superiori alla media del sistema bancario (copertura sofferenze 91%, copertura crediti deteriorati 77%); con un rapporto bassissimo di sofferenze nette/impieghi vs clientela dello 0,15%; con dati espressione di efficienza con un cost/income (rapporto tra costi operativi e margine di intermediazione) del 60% e MOL del 15%; Cet1 (coefficiente di adeguatezza patrimoniale) 39,5%.
“Credo che proprio in questo periodo si dimostri che il localismo è un valore ed è vincente rispetto alla fredda globalizzazione, che spesso produce disastri come la pandemia e la guerra, pertanto essere a misura d’uomo – sebbene si faccia parte di un importante gruppo bancario come ICCREA – si dimostra un vantaggio. Una Banca di Comunità, grazie la conoscenza assoluta del proprio territorio, ha la capacità di interpretare le esigenze dei soci, selezionare con cura clienti e progetti da affiancare, così come il sostegno alle piccole e piccolissime imprese, alle famiglie, ai giovani è fluido ed efficace. Vince il ‘modello sartoriale’ piuttosto che quello industriale, espresso nella relazione e non nella qualità dei prodotti che sono in linea con il mercato. Anche perché questa è un’altra caratteristica di una banca che punta sul ‘rating umano’ come fattore essenziale di investimento e crescita”, dichiara il presidente della Banca di Credito Cooperativo di Napoli Amedeo Manzo commentando i numeri del bilancio approvato dal consiglio d’amministrazione e dall’assemblea dei soci.
Valori che esprimono risultati importanti in questo tredicesimo bilancio in utile a conferma che la Banca di Credito Cooperativo di Napoli si caratterizza per essere una “banca differente” che guarda alle idee, ai progetti, all’uomo prima che agli algoritmi. “Abbiamo una forte attenzione al territorio sostenendo nei momenti difficili la nostra comunità, con capacità di selezione e dando valore alla biodiversità creditizia. L’omologazione bancaria va combattuta nell’interesse di tutti gli imprenditori, siano essi piccole e medie aziende (che rappresentano il 99% di quelle italiane sviluppando il 75% degli occupati ed il 65% del Pil), e soprattutto delle famiglie e dei giovani (la Bcc di Napoli negli ultimi anni ne ha finanziati a centinaia con grande impatto occupazionale consentendo di trattenere o far ritornare i molti giovani a Napoli e nella sua area metropolitana), una ricchezza alla quale non dobbiamo rinunciare”.
Questi i dati e le performance, tutti in forte incremento, del bilancio al 31.12.2021: i soci sono arrivati ad essere 4.621 (+ 7,17% da inizio anno); impieghi (prestiti) registrano un + 23%; impieghi accordati da società del gruppo + 13%; raccolta(depositi) complessiva + 20%; raccolta diretta + 14%; patrimonio netto si incrementa di un + 8,30%; ottima la redditività con un margine interessi + 44%; margine servizi + 17%; margine intermediazione +18%; utile netto 1,8 milioni di euro; Roe 8%; apprezzabile l’efficienza con un cost income 60%; e per concludere un buon rapporto con l’analisi creditizia che esprime sofferenze nette dello 0,15%(a testimonianza che il rapporto umano produce efficienza e non criticità).
“La visione e l’attenzione della governance, la capacità imprenditoriale della direzione ed il lavoro di squadra dei nostri collaboratori (con un’età media inferiore ai 40 anni) producono dunque redditività, utili ed efficienza. Si dimostra che innovazione e umanità possono convivere nell’applicazione di un modello di impresa bancaria originale, in costanza di uno scenario mondiale complicato e dove Napoli diventa un valore anche in campo creditizio. Noi con le crisi e le difficoltà sappiamo convivere da sempre, altri non credo. Il rating umano aiuterà la nostra comunità affinché possa rigenerarsi, creando ‘democrazie di opportunità’, in un’area metropolitana (la terza d’Italia) dove oramai il sentimento della ‘coerenza creditizia’ è molto sentito in quanto la gente ci sceglie per la nostra vicinanza reale e non virtuale, perché raccogliamo ed investiamo sullo stesso territorio”, conclude Amedeo Manzo sottolineando quella filosofia del Credito Cooperativo con al centro l’uomo che diventa applicazione concreta anche in questo tredicesimo bilancio positivo della Banca di Credito Cooperativo di Napoli.