Barrosse: industria, cultura, ospitalità. Così vince il Sud

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La ripresa c’è. Ora bisogna insistere su innovazione e giovani, agevolando la creazione di start-up

Il nuovo rapporto Svimez ci indica che, seppur ancora timida, siamo di fronte a una ripresa del Sud. Si tratta di un segno positivo. Adesso è importante continuare su questa strada. Come? Attraverso una vera collaborazione tra governo, privato e università. Insieme possono creare un ecosistema che stimoli l’innovazione e la creazione d’impresa, elementi fondamentali per creare nuovi posti di lavoro e fare crescere l’economia”. A parlare è Colombia A. Barrosse, da poco più di due anni (si è insediata nell’agosto del 2013) Console generale degli Stati Uniti a Napoli.

Console, che cosa può e dovrebbe fare Governo per aiutare il Sud?

Il governo ha un ruolo importante nel fornire incentivi e aiuto agli imprenditori e nell’incoraggiare il settore privato a dare un supporto all’innovazione. Deve fornire un sistema regolatorio chiaro, assicurare processi amministrativi brevi e semplici, e sostenere un sistema di mercato che faciliti la nascita di startup. Il settore privato può essere coinvolto non solo nel finanziare le startup, ma anche nel cercare nuovi talenti in modo più concreto e ufficiale. E può persino condizionare il governo nel modificare i regolamenti. Ma non si dimentichi il ruolo dell’università. Esso è di fondamentale importanza per liberare la creatività e l’innovazione attraverso la formazione, la ricerca, e la creazione di un sistema che faciliti il rapido trasferimento tecnologico dalle università alle start-up.

Dunque soltanto puntando sull’innovazione il Sud può rendere solida questa timida ripresa?

Credo che la ricerca e l’innovazione debbano essere alla base di ogni azione e di ogni politica mirata a incentivare lo sviluppo di un territorio. Bisogna favorire per i giovani un sistema di rete che li metta in contatto con il resto del mondo. Alla Molise Start Cup, l’evento che mi ha dato l’occasione di visitare la regione Molise, ho visto tutti questi componenti: giovani, innovazione, futuro, imprenditoria. I lettori del Denaro.it sanno che l’innovazione è diventata una delle vie più importanti per farcela. Innovazione che e legata all’imprenditoria, applicata al disegno di nuovi prodotti, ma anche allo sviluppo di processi di manifattura più efficienti. Inoltre, bisogna ridurre i cicli d’innovazione – i consumatori oggi non hanno pazienza con i prodotti vecchi.

Come si può favorire l’innovazione in economia?

Oggi, l’innovazione arriva da tutto il mondo, una tendenza che dimostra una grande democratizzazione e globalizzazione. Tutti possono partecipare all’innovazione, in ogni Paese, qualunque sia la razza, il sesso, l’età o lo status, ognuno può diventare imprenditore se ha una buona idea e il giusto supporto. Oltre a promuovere la crescita economica, il campo dell’innovazione e dell’imprenditoria è per antonomasia quello in cui viene premiato il merito. Ma, dal momento in cui lo scenario diventa globale, gli innovatori e gli imprenditori potrebbero essere più competitivi soltanto con un maggiore sostegno dal proprio Paese. Quindi, torniamo da capo, la formula vincente deve essere la collaborazione.

Console Barrosse, a oltre due anni dal suo insediamento a Napoli, come giudica lo stato dei rapporti non solo economici tra gli Usa e il Sud Italia?

Non conosco nessun Americano che non voglia bene l’Italia e le assicuro che questo affetto si raddoppia quando parliamo del Mezzogiorno. Ricordiamoci che molti italiani sono emigrati in America, e gran parte dei 23 millioni di italo-americani di oggi vantano le propria origini nel meridione. In parte, è grazie a loro che tanti prodotti tipici e tradizionali del Sud arrivano sulle tavole degli Americani

E dal punto di vista industriale come ci giudicano gli Usa? Che cosa si conosce del Sud Italia?

Per quanto riguarda i rapporti imprenditoriali, il Mezzogiorno rappresenta per gli Usa un territorio importante e di forte attrazione per l’altissima qualità dei prodotti e per l’eccellenza scientifica delle sue università e centri di ricerca. E poi, guardi, le aziende americane conoscono bene il Sud. Vicino a Napoli, a Pomigliano d’Arco, General Electrics ha comprato Avio Aero per l’alta qualità dell’azienda e perché il Mezzogiorno rappresenta il polo dell’aerospazio civile in Italia. In Puglia, troviamo Ge e Boeing, con il suo ‘Dreamliner’. Il Molise ospita tre realtà produttive con una forte connotazione a stelle e strisce: la Fiat Powertrain (Fca) che impiega oltre 2000 persone a Termoli, la Momentive Performance Materials Specialities lì vicino e la Procter & Gamble, che fabbrica Ace vicino a Bojano dal lontano 1956. La FCA in particolare – che ha ben quattro stabillimenti nel Mezzogiorno – è riuscita a ristrutturarsi attraverso innovazione, diversificazione e internazionalizzazione, confermando la sua capacità di funzionare come traino per accrescere la competitività del sistema economico. Oltre all’aerospazio e l’automotive, il Mezzogiorno ospita centri di eccellenza nelle biotecnologie, nell’agroalimentare, nella microelettronica, nella moda (eccellendo in tutto il campo, dalla moda donna e uomo agli accessori, calzature e abiti da cerimonia), e l’artigianato. E queste eccellenze si presentano tutte circondate da un’ineguagliabile ricchezza culturale e paesaggistica, senza dimenticare la ben conosciuta ospitalità dei meridionali.

Quali iniziative ha in programma il Consolato degli Stati Uniti per il Sud Italia?

Abbiamo una fitta agenda di appuntamenti ed eventi. Per esempio, questa settimana ospitiamo per la prima volta a Napoli ‘Coding Girls’, un progetto che vuole contrastare il divario digitale tra ragazzi e ragazze, permettere alle ragazze di avvicinarsi allo studio della materie scientifiche e alla programmazione, accelerare il raggiungimento delle pari opportunità nel settore scientifico e tecnologico. L’importante novità di quest’anno è proprio il coinvolgimento delle scuole napoletane, in coordinamento con il Consolato.

E come sono i rapporti con le istituzioni locali?

Abbiamo un dialogo continuo con le autorità ocali che si stanno dimostrando sempre più sensibili e attive nel dare sostegno ai giovani e alle imprese. Cerchiamo di potenziare più progetti di scambio tra l’Italia e gli Stati Uniti nella ricerca e l’istruzione. E, questo mese saremmo in Puglia e Basilicata per eventi e collaborazioni con le imprese e le università. Abbiamo anche in corso un progetto in collaborazione con la Camera di Commercio Americana per il lancio delle loro attività in Calabria. Di sicuro, siamo sempre aperti a suggerimenti che provengono dagli amici meridionali. Per tutti coloro che vogliano saperne di più, il miglior modo per rimanere sempre aggiornati sulle numerose iniziative a cui partecipiamo e che supportiamo è seguire i nostri social la pagina U.S. Consulate General Naples su Facebook e @USAnelSud su Twitter.