Bankitalia, a luglio limatura tassi mutui ma prosegue calo prestiti

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Roma, 10 set. (askanews) – I tassi di interesse praticati dalle banche sui nuovi mutui alle famiglie in Italia hanno continuato a moderarsi leggermente a luglio, mentre per le imprese sono rimasti sostanzialmente invariati. Ma intanto è proseguita la dinamica di contrazione del credito bancario: nel mese in esame complessivamente i prestiti al settore privato sono diminuiti dell’1,6% su base annua, un valore analogo al mese precedente. Lo riporta la Banca d’Italia dell’ultima statistica “Banche e moneta: serie nazionali”.

La debolezza del credito bancario riflette la forte stretta su tassi e nuove liquidità operata dalla Banca centrale europea nei passati anni, in risposta alla impennata inflazionistica. Ora la Bce sta attenuando la stretta con molta gradualità e una nuova decisione in tal senso potrebbe essere assunta in occasione del Consiglio direttivo di giovedì.

Tornando ai dati sull’Italia, a luglio la contrazione dei prestiti alle famiglie si è smorzata al meno 0,6 per cento sui dodici mesi, a fronte del meno 1 per cento nel mese precedente, mentre il calo del credito alle società non finanziarie si è accentuato al meno 3,9 per cento (-3,4 nel mese precedente). I depositi del settore privato sono aumentati dell’1,1 per cento (contro un più 2,9 per cento a giugno) e la raccolta obbligazionaria è aumentata del 13,3 per cento (14,8 in giugno).

Secondo i dati di Bankitalia, i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, Taeg) si sono collocati al 3,94 per cento, dal 4,02 di giugno. Il tasso sulle nuove erogazioni di credito al consumo è invece salito al 10,51 per cento, dal 10,29 nel mese precedente.

Infine, i tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 5,27 per cento, praticamente analoghi al 5,26 nel mese precedente. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari all’1,01 per cento (1,03 nel mese precedente).